Campione, Univela: sequestro “immotivato”

La sentenza del Riesame ha giudicato arbitrario il sequestro dell’Università della Vela. I proprietari sono in “buona fede” e privi di responsabilità.

(red.) Il sequestro preventivo dell’Università della Vela di Campione e del relativo alaggio era privo di giustificazioni. Questa l’opinione del Tribunale del Riesame di Brescia che, per risolvere la questione sollevata dall’avvocato difensore di Univela, Massimo Battagliola, ha applicato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Secondo la normativa, infatti, il sequestro di un bene ad un acquirente in buona fede e senza responsabilità, costituirebbe sanzione arbitraria e, quindi, contraria alla Convenzione europea. Dato quanto valutato dai giudici bresciani, sarebbe proprio questo il caso di Università della Vela e, quindi, questa la motivazione per cui i proprietari, Giuseppe e Arianna Mazzon, avrebbero tutto il diritto di rientrare in possesso della loro attività. Entrambi, infatti, sarebbero totalmente estranei all’ipotesi di lottizzazione abusiva e di abuso d’ufficio contestati ad una ventina di persone nel mese di giugno, cosa che ha poi portato al maxisequestro  di Campione. Inoltre, per il Riesame, anche il pericolo di caduta massi non giustificherebbe il sequestro.

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