Brescia, avanti tutta col “Campus Randaccio”

Incontro in Comune per discutere sulla permuta della ex caserma in polo universitario. La Giunta Del Bono va avanti col progetto, ma serve un nuovo disegno sostenibile.

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(red.) Martedì 23 luglio la Giunta del sindaco Emilio Del Bono, durante un incontro, ha affrontato il tema delle operazioni legate alle ex caserme bresciane Randaccio, che verrebbe convertita in campus universitario, e Ottaviani, che andrebbe ad ospitare gli uffici della Prefettura.
La riunione sì è resa necessaria per la scadenza del protocollo d’Intesa firmato il 24 aprile 2011 dall’allora sindaco Adriano Paroli, dal Ministero dell’Interno e dall’Agenzia del Demanio. Se la volontà politica di procedere col progetto rimane anche per l’Amministrazione Del Bono, però, per quanto riguarda la permuta della Randaccio, il generale quadro economico impone il via ad un tavolo di confronto e lavoro fra Loggia e Università, in modo che i rapporti, da una parte, possano essere rafforzati e le esigenze e le necessità, dall’altra, possano essere ricalibrate.
Sì, perché per convertire l’ex struttura militare in un polo universitario, servono fondi. Si era parlato di 13milioni di euro di finanziamenti statali che, per ora, a Brescia non sono arrivati. E di 9milioni, che il Comune dovrebbe fornire e che, al momento, non ha in cassa. A questo punto, gli intenti della Giunta del Bono sembrano chiari: il progetto, per essere portato avanti, deve essere modificato in base alle reali disponibilità economiche.

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