Commissario in arrivo,ma l’azienda vuole lasciare

Maratona di audizioni in commissione ambiente della Camera. Realacci: "Alcuni passaggi societari sono stati fatti con astuzia".

Più informazioni su

(red.)  Commissario straordinario in arrivo per gestire le bonifiche della Caffaro.
Il nome su cui tutti paiono convergere è quello di Giulio Sesana, ex direttore diArpa Brescia in pensione da due settimane. La conferma ufficiale potrebbe arrivare durante la visita del ministro Andrea Orlando a Brescia, il 20 luglio, ma segnali importanti di una disponibilità sono arrivati sabato 13 luglio, durante la missione esplorativa e conoscitiva della commissione ambiente della Camera a Brescia.
Oltre al commissariamento del sito, la commissione presieduta da Ermete Realacci ha convenuto sulla necessità di riaprire la ricerca dei responsabili dell’inquinamento, per permettere alle istituzioni di avviare azioni di rivalsa su chi ha fatto profitti nel sito, senza preoccuparsi delle bonifiche. «Alcuni passaggi societari sono stati fatti con astuzia – ha spiegato Realacci – il ministero dovrebbe avviare una procedura per danno ambientale».
Durante la giornata, la commissione ha ascoltato i sindaci coinvolti dall’inquinamento della Caffaro, Asl, Arpa, comitati di cittadini e ambientalisti, l’azienda e i sindacati. All’uscita dall’audizione, proprio l’amministratore delegato di Caffaro Srl, Donato Todisco, ha confermato la volontà di lasciare Brescia, per i costi esorbitanti dell’energia. Dai sindacati, il sospetto che si tratti di un’azione per rinegoziare la responsabilità dell’emungimento, che oggi è in carico all’azienda.
Approvato, ma in attesa di fondi (540mila euro che la Regione sarebbe disponibile a conferire), il progetto di Arpa per la nuova caratterizzazione del Sin. Un progetto bloccato dalla spending review. La situazione potrebbe sbloccarsi presto, perché è già stato depositato a Roma un emendamento bipartisan (Pd e Pdl).
La scorsa settimana è stato depositato a Roma un emendamento bipartisan per chiedere che le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente possano essere escluse dagli effetti dei tagli.

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.