Del Bono, si parte con la “dieta” per A2A

Il neo sindaco di Brescia, che si insedia ufficialmente questo mercoledì, all'assemblea dei soci della utility. Sul tavolo la rinegoziazione dei patti con Milano.

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(red.) L’insediamento ufficiale, con la proclamazione del risultato elettorale, è attesa per questo mercoledì. Da oggi, dunque, Emilio del Bono è a tutti gli effetti, il sindaco di Brescia.
Come annunciato nelle ore immediatamente successive allo spoglio elettorale, il neo primo cittadino ha indicato le priorità della sua Giunta: bilancio, ambiente, servizi e A2A. E proprio dalla multiutility dovrà prendere il via l’azione amministrativa di Del Bono, chiamato ad intervenire, in qualità di rappresentante del Comune di Brescia, azionista di maggioranza, insieme con Milano, della società energetica, nata dalla fusione delle due controllate Asm e Aem,  giovedì mattina, alla assemblea dei soci di A2A,  per approvare il dividendo indicato dal Bilancio 2012.
Come anticipato martedì da Milano Finanza, il sindaco bresciano potrebbe chiedere un’aggregazione dei Consigli della multiutility, con l’obiettivo di uno snellimento burocratico e d economico della società.
Del resto, Del Bono, quando ancora sedeva all’opposizione in Loggia, non ha mai nascosto la propria avversione al sistema duale con cui viene gestita la utility ed ora, da primo cittadino, il suo peso potrebbe essere diverso. In ogbni caso, Del Bono dovrà confrontarsi con il presidente del Consiglio di gestione Graziano Tarantini che ha ribadito, in occasione delle ultime amministrative a Brescia, che “gli azionisti sono sovrani”.
Un altro tema da affrontare nell’immediato è quello relativo alla nomina del direttore generale in Loggia. Sulla base di quanto previsto dalla Legge Bassanini, l’incarico di Alessandro Triboldi, nominato da Paroli nella primavera del 2010 al posto di Danilo Maiocchi, decade assieme al sindaco uscente.

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