“Non mi aspettavo questo consenso”

Il nuovo sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ha salutato i suoi sostenitori, ha incontrato i lavoratori della Mac e ha reso omaggio alla stele dei Caduti della Strage.


(red.) Umiltà, Trasparenza e partecipazione. Dal palco allestito sotto il portico della Loggia, queste le parole pronunciate dal nuovo sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, alla folla che si è accalcata per applaudirlo. “L’aspettativa è alta, la città ha voluto voltare pagina, spero di poter rispondere alle attese con la serenità, la collaborazione di tutti”.
Prossimo impegno: definire la giunta entro una settimana. E poi, il lavoro più impegnativo, riprendere in mano i conti, a partire dal bilancio previsionale da scrivere. “Sarà inserito il capitolo per il finanziamento della bonifica alla Deledda. Voglio vedere bene i conti, la città ha bisogno di elementi di chiarezza. Un errore di Paroli quello di non aver fatto il bilancio previsionale”.
Sul risultato delle elezioni, Del Bono esprime soddisfazione. “Ero fiducioso, ma non mi aspettavo questo consenso. Cercherò i collaboratori migliori, inizia un’avventura difficile, ma entusiasmante”.
Del Bono promette di restituire il palazzo della Loggia ai bresciani. “Voglio stare in mezzo alla gente, mi piacerebbe dedicare periodicamente un incontro nelle scuole bresciane, perché  da quello che ti dicono i bambini si capiscono tante cose. E poi vorrei tenere la porta aperta il più possibile, ed essere trasparente in quello che farò”.
“Spero di poter essere il sindaco di tutti. I bresciani mi hanno votato perchè sono persone concrete”. Già definite le priorità da cui rinnovare la città: “Ripartirò dall’ambiente, dalle politiche sociali e dalla riqualificazione urbana”, ha specificato, senza trascurare di lanciare un segnale distensivo allo sconfitto Paroli: “Tutti gli ex sindaci sono risorse per Brescia”.
Dopo aver ringraziato i suoi sostenitori, Del Bono ha salutato i lavoratori della Mac e ha reso omaggio alla stele dei caduti di Piazza Loggia. “C’è una verità storica appurata, non una verità giudiziaria per un gesto così tragico, che ha lacerato una comunità. Per questo deve essere ricomposta anche da verità giudiziaria sulla strage. E’ uno dei buchi neri dell’Italia, ma un Paese si ricostruisce solo nella verità”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.