Crimi tarda in Giunta: “Mi ero perso”

Il ritardo al voto per il presidente della Giunta per le elezioni da parte del capogruppo dei senatori del M5S fa infuriare il collega Giarruso che si autosospende.

(red.) “Non mi chiedete niente, vi dico solo che il mio capogruppo non ha votato. Chiedete a lui”. Il senatore del M5S Mario Giarrusso esce così dalla Giunta per le Autorizzazioni di Palazzo Madama dopo l’elezione di Dario Stefano (Sel) al vertice dell’organismo parlamentare.
Subito dopo l’uscita di Giarrusso arriva trafelato il bresciano Vito Crimi che fa in tempo a votare solo vicepresidenti e segretari. Poi, a fine seduta, sta circa mezz’ora al telefono, e alla fine si concede ai cronisti: “Come capogruppo mi spettano mille incombenze. Per fortuna dal 16 giugno ci sarà la rotazione. Mi è dispiaciuto arrivare in ritardo”, ha spiegato il capogruppo dei senatori a cinque stelle, “ho cercato di spiegare a Mario (Giarrusso,ndr) che non è stata colpa mia ma che questa è stata una giornata intensa. Prima la nomina al Copasir, poi non riuscivo a trovare dove fossa la Giunta”.
“Comunque”, ha proseguito Crimi, “nelle altre Commissioni si è atteso chi è arrivato in ritardo, qui invece sono andati avanti con le votazioni”.
Crimi, però, ci tiene a precisare con i giornalisti, che il Movimento 5 Stelle “l’unico vero partito di opposizione”, “non si è prestato ad alcun accordo”. “E vorrei far notare come, nonostante noi siamo l’unica vera opposizione, a noi sono andate solo due Commissioni di garanzia, delle cinque che c’erano. E ovviamente non ci hanno dato la Giunta del Senato e il Copasir”. A questo proposito vorrei far notare che a controllare chi dovrebbe tutelare l’unità della Repubblica è stato chiamato un secessionista..”.
“Ho scritto al presidente Grasso di sostituirmi in Giunta visto che non ci si può dimettere. Stefano è un infiltrato dell’Udc. In Giunta c’é una maggioranza palese ed una occulta trasversale che vogliono salvare il Cav. Da noi mele marce, se ne devono andare”. Lo ha detto Michele Giarrusso (M5S) ai giornalisti del Senato. Rientrano le ipotesi di autosospensione dal gruppo M5S del senatore Michele Giarrusso. Il parlamentare che oggi ha chiesto di essere sostituito in Giunta per le Elezioni e le Immunità di palazzo Madama aveva infatti inviato ai colleghi del gruppo al Senato una mail in cui ipotizzava un suo abbandono del gruppo. Ma lo staff di comunicazione del gruppo al Senato ora garantisce: “le ipotesi di autosospensione sono ritirate”.
“A Giarrusso ho spiegato di aver fatto un errore, una cavolata ma che deve prendersela con me e non con il Movimento”. Così il capogruppo al Senato Vito Crimi ha spiegato ai cronisti di aver tentato di spiegarsi con il senatore nei cui confronti è mancato oggi l’appoggio del capogruppo al Senato durante l’elezione della Giunta Immunità.
“L’ho pregato di non mettere in dubbio l’appartenenza al gruppo”, ha aggiunto, “riferendosi all’intenzione di Giarrusso di lasciare. La giornata, ha spiegato Crimi è partita davvero male: “stamane avevo dato al gruppo di comunicazione un comunicato in cui davo sostegno alla sua candidatura ma il comunicato non è mai partito. Poi, quando si trattava di votare stavo lavorando e non ho sentito le telefonate che mi facevano perché avevo lasciato la giacca nella stanza accatto”. Insomma, ha continuato, “ci sono state una serie di coincidenze negative che ho cercato di spiegare inviandogli mail e sms. Il messaggio era chiaro: ho fatto un errore, prenditela con me e non col movimento e, soprattutto, non mettere in dubbio la tua appartenenza al gruppo”.
E’ Roberto Fico (M5S), il nuovo presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Lo hanno eletto i componenti della bicamerale. Su 37 presenti, 29 hanno votato a favore, 5 schede bianche, 1 voto a Minzolini, 1 a Gelmini, 1 voto a de Micheli.
“Spero che in questa legislatura faremo un ottimo lavoro e, senza nasconderci, e in tutta trasparenza, spero che il faro della commissione sia cercare di far distaccare la politica dall’informazione e dalla tv di stato che è di tutti i cittadini”, ha detto il neo presidente della commissione di vigilanza.
“Quello che avviene sui palchi non ha niente a che vedere con la Vigilanza. Con me lavoratori e giornalisti liberi saranno sempre tutelati”. Lo dice il neo presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico (M5S) in merito all’episodio dell’allontanamento di un cameraman da un comizio.
“Sarebbe un successo se fossi l’ultimo presidente della commissione di Vigilanza Rai”. Così Roberto Fico (M5S), ribadendo in conferenza stampa che l’obiettivo è “togliere le mani dei partiti dal servizio pubblico. Ci proveremo in tutti i modi”.

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