Ludopatia, un giocatore su tre è patologico

Lo rivela un'indagine commissionata dal Codacons all'Università Cattolica di Brescia. Beccalossi: "Entro giugno la giunta presenterà il progetto di legge".

(red.) Giocatori di video-lottery: il 25% sono casalinghe, il 17% studenti e pensionati.
Lo rivela un’indagine commissionata dal Codacons all’Università Cattolica di Brescia. Secondo l’indagine,  un giocatore su tre è patologico, i giocatori cronici sono per la maggioranza uomini disoccupati. In genere, poi, i giocatori frequentano sale gioco tra le cinque e le sette volte a settimana e che nell’85% dei casi perdono in media 40 euro al giorno.
“Entro la fine di giugno, la Giunta della Regione Lombardia presenterà il testo del Progetto di Legge sulla ludopatia, in modo che in tempi rapidi il Consiglio regionale possa condividere e approvare il provvedimento”. Lo ha assicurato l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Viviana Beccalossi, indicata dal presidente di Regione Lombardia per coordinare, assieme agli assessorati alla Famiglia, al Commercio e alla Sicurezza, l’iter della legge mirata a contrastare un fenomeno che in tutta Italia e in particolare in Lombardia sta diventando una vera piaga sociale. Secondo Beccalossi, sarà molto importante il lavoro di confronto sul testo da svolgersi in Commissione , facendo sintesi tra i diversi progetti di legge presentati dalle forze politiche e ascoltando le proposte delle associazioni di rappresentanza di tutte le parti interessate.
“Tutti i testi presentati”, ha continuato l’assessore, “contengono elementi di interesse. Penso, ad esempio, all’idea presentata proprio in queste ore, di vietare a livello comunale la vicinanza alle sale slot di attività di compro oro, banchi dei pegni o similari. E’ inaccettabile assistere al proliferare di questi negozi proprio vicino a luoghi di gioco diffuso, con persone disperate che arrivano a vendere i propri effetti personali pur di tornare ad attaccarsi alle macchinette”.
Tra i provvedimenti da inserire nel Progetto di Legge, il rafforzamento dei controlli da parte di Forze dell’ordine e Polizia locale, campagne e attività di informazione e prevenzione, le cure e il sostegno ai soggetti malati, la distanza delle sale slot da luoghi di culto, scuole, centri di aggregazione giovanile. “Sappiamo”, ha concluso l’assessore, “che i poteri delle Regioni su questo tema sono limitati. E’ peroò necessario dare un segnale forte anche al legislatore nazionale sull’urgenza di un provvedimento. Penso ad una maggiore rigidità sugli orari di apertura delle sale, che limiti l’abuso di gioco nelle ore notturne, che causa promiscuità, spesso associata all’abuso di alcol e senza dubbio mina l’equilibrio di tantissime famiglie”.

 

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