“Un anno dopo l’incidente di mia figlia, ancora criticità sulla 45bis di Prevalle”

(red.) “Togliere la vita a qualcuno è un atto che è stato duramente condannato dalla maggior parte delle religioni e filosofie del mondo nel corso degli anni.
La legge internazionale sui diritti umani ha a sua volta cercato di rivendicare in vari trattati questo diritto, il più sacrosanto di tutti. La vita di un individuo è senza dubbio protetta dal poter essere arbitrariamente confiscata dallo Stato”.
E’ lo sfogo di Luisa, mamma di Sara Comaglio, 22enne morta in un frontale sulle strade della provincia di Brescia, a Prevalle. Il 22 maggio 2013 ricorre il primo anniversario dal tragico incidente. “Non dimenticate! Vorrei trovare le parole adatte. Non dimenticate è quanto vi chiedo perché tante mamme, papà, mogli, mariti vedono, dopo un incidente stradale, i loro cari solo nelle fotografie, come quella che ho appeso al Sottopasso della ss45bis in località Prevalle. Vorrei trovare le parole adatte per potervi dare un’ anticipazione di come si soffre dentro, di come si trasforma la propria gioia di vivere dopo la perdita di un affetto che scompare in un istante in un luogo dove tanti, tutti e da sempre sanno vi sia un pericolo. Come vi sentireste al mio posto?”.
Luisa cita la Costituzione e il Codice Civile nei punti in cui si menzionano i diritti inviolabili dell’uomo. “A cosa servono queste parole certe? Se per una pompa bloccata, delle pompe in avaria e mancata risposta alle segnalazioni GSM inviate per il guasto, per l’infiltrazione di acqua dai muri perimetrali, per pompe fuori uso, per il malfunzionamento del salvavita delle pompe causato da pioggia intensa, per la strada allagata per un breve acquazzone con ostruzione tombini, e tante altre che vi risparmio perché leggendole e scorrendole anno dopo anno ci si sente male, una giovane donna muore?
Quello che ho riportato, sono solo alcune delle motivazioni che si leggono nella cronaca, e non solo, cronaca descrittiva degli innumerevoli disagi registrati dal 1996 a oggi 2013 nel Sottopasso della ss45bis in località Prevalle al Km 58+200 in 16 anni dall’inaugurazione dell’11 maggio 1996″.
Il sottopasso di Prevalle è solo uno dei tanti “punti critici” della ss45bis e la ss45bis, ha sottolineato Luisa, ed è solo una delle strade “pericolose” che ci sono in Brescia e Provincia.
“Lodevole e molto efficace la pratica di insegnare ai bambini e ai giovani il rispetto delle regole stradali, di invitarli e educarli ad una guida calma e moderata ma noi adulti operiamo perché successivamente, non cadano nelle trappole dell’assenza di gestione e manutenzione della strade sulle quali circolano e circoleranno? Grazie a quanti hanno già dimostrato di volere la ss45bis sicura, aiutandomi e sostenendomi con molteplici iniziative. Non dimenticate”.

 

 

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