“Nuovo screening su residenti area Caffaro”

Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità Mario Mantovani. Stanziati 600mila euro per esami su 2200 persone. Maroni: "Ci costituiremo parte civile".

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(red.) Il finanziamento di un nuovo progetto di monitoraggio sanitario su altre 2.200 persone e il “ruolo di maggiore responsabilità nella gestione delle problematiche ambientali” che Regione Lombardia intende assumere per quanto riguarda il sito di Brescia Caffaro.
Questi i punti salienti di una delibera e di una comunicazione approvate dalla Giunta regionale e presentati a Brescia dall’assessore alla Salute, nonché vicepresidente, Mario Mantovani. Il Pirellone ha stanziato 600.000 euro per la realizzazione di un progetto presentato dall’Asl di Brescia, che permetta di “valutare l’esposizione nella popolazione e possibili effetti sulla salute riguardo al Pcb”. In concreto, il monitoraggio effettuato in passato su 1.200 persone “sarà esteso ad altri 2.200 soggetti che, gratuitamente e spontaneamente, potranno sottoporsi a nuove indagini”. Saranno estese anche le categorie di persone esaminate, includendo bambini,  adolescenti e  donne in gravidanza.
Lo screening si pone l’obiettivo di indagare il rapporto tra esposizione a Pcb e l’insorgenza di tumori ematici; tra melanoma e tumore della mammella, tutt’ora oggetto di dibattito scientifico. “La Regione”, ha annunciato Maroni, “si costituirà parte civile in un eventuale processo per il caso Caffaro”.

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