“Saglia chieda dimissioni del Prefetto di Brescia”

Il consigliere Pd Claudio Bragaglio all'attacco della rappresentante del Governo dopo i fatti di piazza Duomo: "Manifesta inadeguatezza di Brassesco Pace".

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    (red.) “L’onorevole Stefano Saglia chieda, per manifesta inadeguatezza, le dimissioni o lo spostamento del Prefetto di Brescia”.
    Ad affermarlo è Claudio Bragaglio, consigliere comunale del Partito Democratico a seguito dei fatti di sabato in piazza Duomo, e delle polemiche sulla sicurezza, ora rilanciate anche da un on. Brunetta  che si è scagliato contro la presidente della Camera Laura Boldrini.
    Secondo il consigliere democratico, anche le invettive del sindaco Paroli sono inopportune perché, viene sottolineato,  dimentica “d’esser ancora Sindaco della città, con voce in capitolo nel Comitato per la Sicurezza e di avere quindi in merito una qualche sua responsabilità”.
    “Del Bono”, continua Bragaglio, “ha espresso con chiarezza le parole giuste e ferme di condanna, la separazione netta delle responsabilità. Opportunamente Del Bono ha portato poi in campo anche le responsabilità d’un Sindaco (per non dire poi anche dei Ministri) che partecipa ad iniziative che hanno alimentato tensioni e divisioni nella città. Se va difeso, senza incertezze, il diritto di libertà d’una manifestazione del PdL, nondimeno va richiamata anche la libertà di critica nel merito di attacchi sconsiderati che da quel palco sono stati rivolti alla Magistratura”.
    “Ma dov’è il fatto di inaudita gravità e di novità nella vicenda del Duomo?” domanda il consigliere Pd. “Non certo nello scoprire oggi che Brescia è per talune sue parti divisa e contrapposta. Lo è da anni, ma non è mai accaduto che forze contrapposte si siano messe (o voluto mettere) a contatto diretto in una piazza, fino a far scoppiare tutto quanto di riprovevole s’è visto. Tutto questo per insipienza ed incapacità, o per una calcolata volontà di far scoppiare casi di violenza, verbale e non solo, per far apparire come una vittima l’on. Berlusconi? Vittima prima della Magistratura, poi della piazza. Mi auguro che gli accertamenti escludano con certezza la seconda ipotesi, perché le “strategie della tensione” non sono del tutto sconosciute in questo Paese”.
    Per Bragaglio “una cosa è già certa. Che per quanto riguarda l’ordine pubblico risultano evidenti le pesanti responsabilità del Prefetto di Brescia. L’on. Saglia dice di fatti di inaudita gravità. Si spinge a non dare la solidarietà con chi ha gestito le forze dell’Ordine e che si è mostrato totalmente incapace. Di più. Ritiene che il Ministro degli Interni debba convocare il Prefetto per chiedere conto di ciò che è successo.
    Bragaglio afferma di capire “un qualche suo imbarazzo, al riguardo, anche se debbo dargli atto che si avvicina ad un problema vero, aperto a Brescia ormai da alcuni anni, e che è rappresentato dalla inadeguatezza del Prefetto di Brescia, dott.ssa Brassesco Pace.  E’ l’imbarazzo per un Prefetto che non ha nascosto le sue simpatie, andando persino ad accogliere Bossi in vacanza a Pontedilegno. Un Prefetto che nella vicenda travagliata del sole di Adro ha assunto posizioni inaccettabili ed esplicitamente di parte. E’ l’imbarazzo, nonché la consapevolezza, che in questi anni, dopo il Prefetto dott. Tronca che, con il dott. Visconti, ha gestito vicende complicate come il Residence Prealpino, tensioni di piazza e problematiche sociali, vi è stato il vuoto in Prefettura. E che Brescia si è dovuta affidare in questi anni, per la gestione delle vicende più complicate sia da un punto di vista sociale che di ordine pubblico (si pensi alla vicenda della Gru, a quella del Bigio), ad una interlocuzione con vari Questori, dal dott. Montemagno al dott. Carluccio. Bypassando la Prefettura. Questa la verità da tutti risaputa, imbarazzante, insostenibile, per una città che ha conosciuto in Prefettura stagioni di autorevolezza, quale quella rappresentata dalla dott.ssa Cancellieri”.
    “Il centro destra ha sempre difeso”, è l’affondo del consigliere democratico, “per ragioni politiche e ben al di là d’ogni ragione d’opportunità – non l’istituzione, ma la persona del Prefetto, con le sue inadeguatezze ed in ragione delle sue parzialità. Oggi tutto ciò per il centro destra risulta imbarazzante.  Ma più che scagliarsi sconsideratamente contro l’opposizione, deve fare un’unica cosa chiara. Conseguente ai severi giudizi espressi da Saglia e da altri esponenti PdL. Deve ammettere le proprie responsabilità, in merito al perdurare d’una vicenda irrisolta nella Prefettura di Brescia. E denunciare una inadeguatezza che il centro destra non ha voluto a suo tempo rilevare e che ha coperto esclusivamente per proprie ragioni politiche. “Ma che oggi, con piazza Duomo”, conclude Bragaglio, “gli si ritorce contro”.

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