Sovraffollamento carceri: Italia terza in Europa

Tra le 47 nazioni Ue, record negativo per il nostro Paese, preceduto soltanto da Serbia e Grecia. E Canton Mombello è al secondo posto nello Stivale.

(red.) Resta il sovraffollamento il problema principale delle carceri i tutta Europa, nonostante il leggero calo della popolazione detenuta complessiva, diminuita del 2% tra il 2010 e il 2011, passando da 1.861.356 detenuti a 1.825.356. E tra i 47 Paesi Ue, l’Italia è al terzo posto, dopo Serbia e Grecia.
Sono i dati dell’indagine 2011 sulle statistiche penali annuali del Consiglio d’Europa, resa nota venerdì, che attesta che il sovraffollamento degli istituti è un problema che interessa la metà delle amministrazioni penitenziarie europee. Il primato in negativo dell’Italia, che ha 147 detenuti per 100 posti disponibili, preceduta solo dai 157,6 della Serbia e dei 151,7 della Grecia, riguarda anche il numero di detenuti in attesa di giudizio, il 21,1%, che la pone sempre al terzo posto dopo Ucraina e Turchia. A fronte della riduzione complessiva del numero dei detenuti, è aumentato il tasso medio della popolazione carceraria europea, passato da 149 a 154 detenuti su 100mila abitanti nel 2011. Nel settembre 2011, le carceri erano utilizzate al massimo delle capacità delle strutture, con una media di 99,5 detenuti per 100 posti.
A Brescia la situazione è pesantissima: se nel 2011, secondo i dati della Fondazione Istituto Cattaneo, a Canton Mombello i reclusi erano 258,3 ogni 100 posti disponibili, la situazione non è poi migliorata, anzi.  Allo stato attuale, la casa circondariale di via Spalti San Marco accoglie 466 persone, contro i 208 previsti dal regolamento e i 298 considerati “tollerabili”.
A Verziano la situazione è lievemente migliore, ma comunque difficile: su 61 posti disponibili c’erano, a metà gennaio, 150 detenuti. Peggio di noi il carcere calabrese di Lamezia Terme.
La media di età della popolazione delle carceri europee è di 33 anni, risulta ancora dall’indagine, e le detenute donne rappresentano il 5,3% del totale.
In media, il 21% dei reclusi, sempre a settembre 2011, era straniero, con notevoli differenze tra i vari paesi. Il numero più basso di stranieri si registra nell’Europa orientale, con solo il 2%, il più alto nei paesi occidentali, con oltre il 30%. Quanto ai reati che hanno determinato la detenzione prevalgono quelli legati agli stupefacenti (17.5%), furti (17.5%), rapine (12.2%), e omicidi (12.2%). La media del tempo di detenzione era nel 2010 di 9 mesi, e di 5 mesi il tempo medio di custodia cautelare prima del processo. Sempre nel 2010 la media della mortalità era di 28 morti su 10.000 reclusi. La media della spesa al giorno per detenuto nel 2010 ammontava a 93 euro. E sempre in media, il rapporto era di 3 detenuti per un agente.

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