Sebino, è confermato: “No inquinamento”

Vertice in Regione tra l'assessore all'Ambiente Terzi, Arpa e Asl. Intensificata la sorveglianza sulla qualità delle acque anche in vista della stagione turistica.

(red.) Dalle analisi effettuate sulle acque del Lago d’Iseo (Brescia) possono essere esclusi elementi che facciano pensare a sostanze inquinanti e nocive per la salute.
Questi i principali esiti del vertice che si è tenuto martedì, a Palazzo Lombardia, fra l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Terzi (che ha convocato l’incontro), accompagnata dal suo direttore generale, alcuni dirigenti dei settori Salute e Turismo di Regione Lombardia, il direttore generale dell’Arpa(con i responsabili dei dipartimenti provinciali di Bergamo e Brescia), il direttore dell’Asl di Bergamo e i rappresentanti dell’Asl Vallecamonica-Sebino.
“La relazione dettagliata che ci hanno presentato Arpa e Asl”, spiega l’assessore, “esclude ogni possibile fonte d’inquinamento. Non risultano sversamenti nè da parte di insediamenti produttivi nè di scarichi fognari, sfioratori e depuratori. In base ai dati acquisiti con sonda multiparametrica lungo le colonne d’acqua possiamo dire anche che non si è trattato (diversamente da quanto ipotizzato) di un fenomeno di ricircolo. Peraltro, le analisi condotte non segnalano una particolare situazione di degrado in profondità”.
Le analisi di Asl e Arpa mostrano valori molto bassi di Escherichia coli. Non è stata evidenziata neanche alcuna fioritura algale. Infatti, la concentrazione di cellule/litro avrebbe dovuto essere di circa 40 milioni contro i non più di 20 milioni riscontrati. A completamento del quadro analitico è in corso la classificazione fitoplanctonica. Si stanno, inoltre, analizzando campioni di fango prelevati nell’area interessata dall’evento.
Dai controlli effettuati da Arpa, sono risultati nella norma i parametri di domanda biochimica di ossigeno (Bod) e domanda chimica di ossigeno (Cod) – che sono gli indicatori primari dell’impatto antropico umano e industriale da fonte organica – nonchè metalli, pH, conducibilità, cioè gli indicatori dell’impatto antropico industriale da fonte inorganica.
“Tutto fa pensare”, ha proseguito l’assessore, “che si sia trattato di un fenomeno estemporaneo, molto probabilmente determinato dalle abbondanti precipitazioni che hanno aumentato il dilavamento(sia lungo la valle che dalle sponde) di materiali di tipo organico”. Il Lago d’Iseo, dunque, è sicuro: “Non sono modificate le condizioni di balneabilità e l’acqua di Montisola è potabile”, ha concluso. Il monitoraggio è costante e strutturale. Ma, anche in vista della stagione turistica, Arpa ha intensificato la sorveglianza sull’alto lago”. Questa comprenderà vigilanza delle coste, controlli degli scarichi nel lago e un monitoraggio suppletivo dei parametri biologici che caratterizzano il bacino.
Nei prossimi giorni Regione Lombardia invierà ai Comuni rivieraschi una relazione aggiornata redatta da Asl e Arpa.

 

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