Governo, Grillo chiede l’incarico per il M5S

L' ex comico genovese ha incontrato Napolitano: "Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici. Voterà ogni proposta di legge del suo programma".

(red.) Come annunciato dai capigruppo di Camera e Senato, a Giorgio Napolitano il Movimento 5 Stelle ha chiesto l’incarico a formare un nuovo governo. Lo ha fatto Beppe Grillo in persona che questa mattina ha accompagnato al Quirinale per le consultazioni Roberta Lombardi e dal senatore bresciano Vito Crimi.
Elegante, in abito, giacca e cravatta, il comico genovese è poi andato via in automobile senza concedersi alle domande dei cronisti che si sono lanciati in un inseguimento rocambolesco per le strade di Roma senza ottenere una parola in più. Solo Alessandro Poggi di Ballarò con la sua troupe lo ha inseguito fino in autogrill raccogliendo però l’ennesimo attacco alla stampa: “Finché i giornalisti non cambiano atteggiamento verso di me – dice il leader 5 Stelle – per me non esistono”. Il commento sulle consultazioni Grillo lo affida al blog: “Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di fico’ come Grasso. Il M5s voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma”.
A spiegare invece la linea davanti ai giornalisti al Colle si sono presentati Lombardi e Crimi annunciando che al capo dello Stato hanno chiesto “un mandato pieno” in quanto “il Movimento è stato il primo per numero di voti (in realtà a ottenere più voti è stato il Pd, ndr), la prima forza politica alle elezioni”. E “se questa richiesta non dovesse essere accolta, il M5S come forza di opposizione chiederà la presidenza delle commissioni Copasir e Vigilanza Rai”.
Un resoconto più dettagliato dell’incontro con Napolitano poi Crimi lo ha fatto ai senatori grillini in diretta streaming incappando pure in una gaffe: “Napolitano è stato attento, non si è addormentato. Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio, ma anche lui è stato abbastanza attivo e abbiamo interloquito parecchio”. Più tardi arriveranno le scuse con una telefonata al Quirinale: “Le mie scuse al Presidente qualora abbia inteso le mie parole come offensive…spero che i giornali trovino cose più importanti di cui parlare che vivisezionare ogni nostra parola…”. Una nuova stoccata ai ‘nemici’ giornalisti che più tardi Crimi confesserà a Radio 24, senza peli sulla lingua, stargli “veramente sul ‘cazzo'”.
Polemiche con i giornalisti a parte, che Grillo si sia ricreduto su quel presidente della Repubblica più volte attaccato durante lo Tsunami Tour in campagna elettorale lo conferma anche il portavoce di Napolitano, Pasquale Cascella, che su twitter scrive: “Alla fine Grillo disse al Presidente: ‘Non la chiamerò più Morfeo'”. Intanto la ‘sete’ di posti del Movimento 5 Stelle oggi ha segnato un primo punto con l’elezione di Laura Bottici a Questore del Senato, grazie alla rinuncia del gruppo più consistente, cioè il Pd, e di Luigi Di Maio vicepresidente della Camera. Con i suoi 26 anni quest’ultimo, il più giovane vicepresidente della Camera di sempre. Batte il record di Giorgia Meloni, eletta nel 2006 a 29 anni.

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