E il “caso Caffaro” diventa una canzone

Si intitola "Pcb" il nuovo videoclip del cantautore bresciano Daniele Gozzetti che, con ironia caustica, ha messo in parole e musica la spinosa vicenda del sito contaminato.

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(red.) “Nel terreno c’è il veleno…” Senza tante perifrasi il cantautore bresciano Daniele Gozzetti ha messo in musica e parole il caso Caffaro, l’area di via Milano inquinata da Pcb e al centro di una annosa questione legata alla bonifica (non ancora attuata).
In uscita questo 31 gennaio su YouTube, “PCB”, il nuovo videoclip in cui Gozzetti ironizza, caustico, sulla questione ambientale nell’area contaminata.
Raccogliendo le testimonianze dei residenti, il musicista ha riversato in note e melodia i temi scottanti della vicenda bresciana e, metà in italiano, metà in dialetto, ha proposto la sua “versione” (che non è lontana dal reale) sul Sito di interesse nazionale (Sin) Caffaro-Brescia.
Il video, girato all’esterno area dell’ATB con la regia di Ila, cantautrice, creativa e videomaker genovese, ripropone un’atmosfera “lunare” in cui Gozzetti appare vestito con una tuta anticontaminazione, maschere antigas e cartelloni esplicativi, ed imbracciando una chitarra.
E se il cantautore afferma che “nel mio campo non c’è il grano…” aggiunge anche che “ha un’aria poco sana anche il nano nel giardino” e augurandosi che (in dialetto) “chi ha colpa non dorma tanto bene…”.

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