Omicidi in Maddalena, chiesto l’ergastolo

Formulata la richiesta di carcere a vita e tre anni di isolamento per Daniele Saravini, accusato di avere organizzato l'assassinio dei due imprenditori macedoni.

(red.) Per l’accusa è da condannare all’ergastolo e a tre anni di isolamento. È la richiesta formulata in Assise a Brescia dal pm Ambrogio Cassiani, nei confronti Daniele Saravini, ex poliziotto di Parma e sedicente mediatore finanziario, accusato di avere organizzato il duplice omicidio degli imprenditori macedoni Hristo Uzonov e Ekrem Salija, 42 e 45 anni, delitto avvenuto il 23 giugno 2011 sul monte Maddalena.
I corpi dei due stranieri vennero ritorvati mesi dopo (era il 15 ottobre) da una famigliola che stava raccogliendo castagne. Le due vittime, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero state attirate in una trappola ordida da saravini e a cui presero parte, con ruolo attivo l’ex appuntato dei carabinieri Luca Cerubini e il buttafuori di Torbole Casaglia, Andrea Volonghi. Quest’ultimo si trova in carcere in Tunisia, in attesa di essere estradato.
Le indagini appurarrono che i macedoni avevano versato a Saravini 400mila euro in cambio della promessa di un finanziamento di 26 milioni per realizzare un centro commerciale a Skopje. I due imprenditori, però, non ricevettero mai i soldi promessi da Saravini e il 23 giugno vennero a Brescia per incontrare il sedicente mediatore finanzairio e chiedere la restituzione dell’anticipo.
Qui, secondo il pm, scattò la trappola: i due stranieri vennero portati in auto in Maddalena da Cerubini e Volonghi e freddati a colpi di pistola. L’ex carabiniere è già stato condannato all’ergastolo in rito abreviato lo scorso 13 dicembre.
Volonghi, invece fuggì nel paese nordafricano, dove venne rintracciato e incarcerato. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Cerubini consegnò i passaporti delle vittime all’ex poliziotto, a dimostrazione che l’operazione è stata portata a termine. I documenti vennero poi ritrovati a casa dell’ex agente dalla moglie dell’uomo che ha testimoniato contro l’ex compagno.
Per la difesa di Saravini, invece, l’uomo è innocente ed è da assolvere con formula piena o in subordine con formula dubitativa. Il processo è stato aggiornato al 13 febbraio prossimo quando verrà letta la sentenza.
Il 5 dello stesso mese, invece, è fissata l’udienza per la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere per Andrea Volonghi, attualmente detenuto in Tunisia. Per la difesa dell’uomo sono scaduti i termini. Il riesame si è riservato di valutare la richiesta.

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