Legambiente, “nessuna sorpresa da Arpa”

L'Agenzia regionale ha individuato criticità e inadempienze nella gestione del termoutilizzatore. Gli ambientalisti: "Il Comune si assuma le responsabilità".

(red.) Si dice preoccupata ma non sorpresa, Legambiente Brescia, per le gravi irregolarità emerse dal rapporto dell’Arpa per il Comune di Brescia.
“Le deficienze gestionali e comunicative sottolineate dall’Agenzia sono la conseguenza, peraltro non isolata, di un atteggiamento di compiacente sudditanza della politica nei confronti di A2A. L’azienda, sebbene formalmente controllata
anche dal Comune di Brescia, sui rifiuti non è mai stata chiamata seriamente al rispetto del patto implicito sottoscritto con la città al momento della costruzione del termoutilizzatore: rifiuti indifferenziati inceneriti, ma massimo impegno alla crescita della raccolta differenziata e verso pratiche di mitigazione dell’impatto ambientale. Le irregolarità che stanno emergendo testimoniano l’ennesima inaccettabile violazione di quegli impegni”.
La relazione Arpa e gli eventuali provvedimenti giudiziari, secondo Legambiente, richiamano alle proprie responsabilità l’Amministrazione Comunale, che “non può ricordarsi di A2A solo quando si tratta di piazzare suoi uomini negli organi dell’azienda o di affrettarsi ad offrire copertura ai loro magri risultati, gestionali e ambientali. Occorre che il Consiglio Comunale faccia immediatamente piena chiarezza sulla faccenda, fornendo alla cittadinanza un riscontro rigoroso e indipendente sui fatti contestati. Le responsabilità societarie e personali vanno quindi sanzionate”.
L’associazione ambientalista sottolinea poi il sovradimensionamento del termoutilizzatore rispetto alla produzione di rifiuti della provincia. “Una situazione che ha contribuito a disincentivare la raccolta differenziata e a sottrarre contributi (CIP6) per lo sviluppo delle energie rinnovabili a quelle vere”.
Legambiente è convinta che occorra: creare le condizioni affinché si possa procedere in tempi rapidi allo spegnimento di almeno una linea del TU; ampliare la raccolta differenziata, seguendo metodi ampiamente disponibili; ridurre l’incenerimento dei rifiuti, che potrebbe divenire inutile in presenza di un’efficace raccolta differenziata; ridurre la produzione di rifiuti all’origine; incentivare il riuso, il riciclo, il risparmio.
“Tutti passi facilmente realizzabili ed utili per la società e l’ambiente. Il Comune deve trovare presto il modo per avviare la città lungo questa strada e stimolare A2A a presentare alla cittadinanza nuove e più efficaci misure per l’aumento della quota di raccolta differenziata dei rifiuti”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.