Los Roques: 11 giorni e 428 ore di ricerche

Ancora nessuna traccia del bimotore con a bordo quattro italiani e due membri dell'equipaggio. Si scandagliano i fondali fino a 200 metri di profondità.

(red.) Continuano le ricerche per recuperare il bimotore scomparso a Los Roques lo scorso 4 gennaio con quattro italiani a bordo, i coniugi bresciani Guido Foresti ed Elda Scalvenzi e gli amici  Vittorio Missoni, figlio dello stilista Ottavio, con la compagna Maurizia Castiglioni. Lo ha fatto sapere il ministro dell’Interno venezuelano, Nestor Reverol, secondo quanto scrive il quotidiano El Universal.
Intervenendo ai microfoni della televisione di Stato, Reverol ha parlato di ”425 funzionari impiegati nelle operazioni di recupero”, divise in ”70 ore di voli di ricognizione e 358 ore di navigazione” svolte ”da diverse imbarcazioni”.
Le ricerche, ha aggiunto, si sono al momento concentrare ”su 19 mila miglia nautiche quadrate”, mentre per rintracciare il velivolo sono stati utilizzati ”altri dieci aerei, sei imbarcazioni e 30 veicoli di pattuglia” in mare.
A 11 giorni dalla scomparsa del Britten Norman BN2 Islander, in servizio tra Los Roques e Caracas, in Venezuela, nessuna traccia del velivolo è stata trovata. Sembra sparito nel nulla, insieme con i suoi sei occupanti, i quattro passeggeri italiani e i due membri dell’equipaggio, pilota e copilota.
Nonostante siano finiti da un pezzo gli otto giorni di legge previsti per le ricerche, continua la spola degli elicotteri e, in mare, dei gommoni, che stanno scandagliando ogni centimetro di mare.
L’ipotesi che si sia trattato di un incidente aereo resta la principale, sia per le autorità locali che per quelle italiane, che hanno inviato una squadra di tecnici in supporto alle ricerche, ora concentrate in una zona delimitata, con una profondità che va dai 50 ai 200 metri.
ma nelle prossime ore, se non ci saranno novità di rilievo, dopo quelle emerse nei giorni scorsi che parlavano di una decina di squilli sul cellulare di Elda Scalvenzi, a due giorni dalla scomparsa del bimotore, potrebbe essere utilizzata anche una nave oceanografica, attrezzata per sondare in maggiore profondità e che dovrebbe cercare anche di trovare l’altro aereo scomparso nel 2008 con 14 persone a bordo, di cui 8 connazionali.

 

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