Il Pd: “Un esposto alla Corte dei Conti”

Il gruppo consiliare vuole portare la vicenda dei 'biglietti gonfiati' sia in Consiglio sia alla giurisdizione contabile. "Omesso controllo di Giunta e Brescia Musei".

(red.) Il “caso Matisse” potrebbe avere un’ulteriore coda giudiziaria. Dopo le ammissioni, venerdì in Procura, dell’ex ad di Artematica Andrea Brunello, che ha dichiarato di avere falsificato il numero degli ingressi alla mostra a Santa Giulia, ora il Partito Democratico di Brescia vuole portare la vicenda sia in Consiglio comunale sia alla Corte dei Conti.
Il gruppo consiliare in Loggia, dopo l’attacco sulle “spese inutili” sostenute dalla Giunta Paroli, accusata di “incompetenza”, ha annunciato l’intenzione di portare sotto la lente dei giudici l’affaire dei “biglietti gonfiati”.
Un esposto per “omessa vigilanza” che prende le mosse dalle stesse dichiarazioni di Brunello che avrebbe detto, davanti ai magistrati, di avere gonfiato i numeri perché aveva “i fornitori alle calcagna e non c’erano soldi”, aggiungendo inoltre che “non sarebbe stato difficile scoprirmi, bastava controllare”.
Un mancato controllo da parte del Comune e di Fondazione Brescia Musei (guidata da Faustino Lechi, per il quale sono state sollecitate, da parte del consigliere democratico Claudio Bragaglio, le dimissioni), che è costato all’amministrazione comunale, come ha rimarcato il Pd per bocca del suo capogruppo Emilio Del Bono, 700mila euro.
Un danno erariale per le casse del Comune di fronte al quale, hanno sottolineato i democratici, a muoversi per chiedere un risarcimento, dovrebbe essere lo stesso primo cittadino, che però non l’ha ancora fatto. Il Pd quindi, intende muoversi  in questa direzione.
Il 25 gennaio la questione verrà presentata in Consiglio comunale.

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