Bragaglio: “Attendo un atto d’onore di Lechi”

Secondo il consigliere del Pd di Brescia il presidente della fondazione Brescia Musei dovrebbe fare un passo indietro, anche dopo le dichiarazioni di Brunello.

(red.) Il consigliere comunale del Pd di Brescia, Claudio Bragaglio, ha chiesto che il presidente della fondazione Brescia Musei, Faustino Lechi, rassegni le dimissioni dal suo incarico. Secondo l’ex-segretario provinciale della Quercia, la vicenda dei biglietti gonfiati delle “Grandi” Mostre si aggrava anche a margine delle dichiarazioni di Andrea Brunello, numero uno di Artematica, secondo cui sarebbe stato facile scoprire l’inganno.
“Se le cose erano così evidenti, a cominciare dalla limitata partecipazione dei visitatori e da altri raggiri sulle fatture”, ha dichiarato Bragaglio in una nota, “come mai Fondazione e giunta di Brescia non si sono mai accorte? Quali verifiche e controlli hanno mai fatto, visto che per mesi hanno garantito la città della regolarità degli atti? Soprattutto considerando il fatto che lo stesso presidente Lechi tempo fa aveva sostenuto di aver avuto sentore di qualcosa poco chiaro?”.
Non solo. “Perché già prima dell’avvio della Mostra, con la modifica peggiorativa del contratto Matisse, introdotta ben cinque mesi dopo l’approvazione del contratto (proposta da Brunello ed accolta senza obiezioni dalla Fondazione e dalla giunta), era oltretutto evidente che Brunello voleva già da prima l’azzeramento dei controlli e delle rendicontazioni. Come non avvertire la trappola che già allora si voleva tendere? E ben prima che si presentasse, come sostiene Brunello, la ressa dei fornitori.  La questione risulta del tutto chiara. Brunello ha truffato, ma tale truffa – del tutto “evidente”, come lui stesso ha affermato – si è resa possibile perché Fondazione e giunta non hanno esercitato alcun controllo. Con l’aggravante di aver pure condiviso l’azzeramento di rendicontazioni e delle verifiche. Intenzionalità o incapacità? In ogni caso ci troviamo di fronte a delle responsabilità amministrative – pesanti, precise e chiare – che di fronte alla città meriterebbero dovuti gesti d’onore e di responsabilità, onesti e coerenti. A cominciare dalle dimissioni immediate del presidente Lechi”.

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