‘Stop al cemento’, presidi a Paratico e Lonato

Due manifestazioni promosse sul Sebino e sul Garda per dire "no", rispettivamente, alla creazione di un villaggio turistico e di un'azienda agricola in Valsorda.

(red.) Giornate di protesta nel Bresciano, a Clusane e Paratico e a Lonato, contro la cementificazione del territorio.
Due manifestazioni diverse, ma in un qualche modo accomunate dagli stessi intenti, ovvero quelli di salvaguardare l’ambiente dall’urbanizzazione, sono in programma infatti venerdì 11 e sabato 12, rispettivamente sul sul Garda e sul Sebino.
Per quanto riguarda Clusane e Paratico, come viene spiegato da Legambiente Basso Sebino, “stanno iniziando in questi giorni i lavori su di un’area che riguarda 45.000 mq per realizzare un nuovo villaggio turistico di 48 unità abitative e 2.000 mq per 50 parcheggi. Questo progetto”, sottolinea l’associazione ambientalista, “nonostante sia stato ridimensionato (erano infatti previsti 150 parcheggi e i volumi degli alloggi sono stati ridimensionati del 20% e accorpati in tre stecche perpendicolari alla riva del lago) mantiene un enorme e negativo impatto ambientale”.
Il cigno verde evidenzia che “quest’area è anche l’unica zona per la tutela della fase riproduttiva e dei flussi migratori stagionali dei rospi “bufo-bufo” ma anche di altre specie della micro fauna”.
“E’ incredibile”, chiosano gli ambientalisti, “come da una parte il piano territoriale regionale del 2010 definisca la necessità di evitare ulteriori compromissioni sulle sponde lacuali con nuove urbanizzazioni e dall’altra i comuni, in questo caso quello di Iseo che nell’aprile dello scorso anno ha autorizzato un simile intervento”.
La mobilitazione prevede un sit-in sabato 12 gennaio alle 11 sulla strada tra Clusane e Paratico, nei pressi  del benzinaio della Tamoil.
A Lonato, invece, i cittadini tornano a contestare il progetto di cementificazione della Valsorda. Un ipotesi di intervento che prevede 30 mila metri cubi, di cui oltre 17 mila da realizzarsi su aree vincolate dal punto di vista ambientale. Si tratta di un’azienda agricola che alleverà cavalli, con spazi per la “pet therapy”, ma anche di un albergo diffuso per turisti.
Gli ambientalisti sostengono che la viabilità sarà sconvolta e ci saranno problemi anche per gli scarichi fognari. Il gruppo consiliare di centrosinistra Viviamo Lonato ha messo a punto un dossier di 20 pagine che ha consegnato il 27 dicembre scorso al responsabile comunale dello Sportello unico attivita’ produttive Michele Spazzini contro l’insediamento alberghiero e il centro ippico  in Val Sorda.
“Il progetto”, viene spiegato in una nota della Rab, Rete antinocività bresciana, “che il prossimo 11 gennaio verrà discusso alla terza conferenza dei servizi, prosegue intanto il suo iter amministrativo attraverso il Suap. Tradotto, Sportello Unico Attività Produttive: uno strumento pensato dalla Regione Lombardia per aiutare le aziende che dovevano fare piccoli lavori, ma non per costruire aziende agricole e case bypassando il Pgt. Lo stesso Pirellone ha rilevato un utilizzo improprio del Suap in molti piani di governo del territorio di vari paesi e città lombarde”.
“Martedì scorso”, prosegue la nota di Rete antinocività, “il dibattito al Centro Sociale  Aurora di via Zambelli a Lonato per spiegare le conseguenze del progetto Valsorda era affollatissimo di persone arrivate anche dai Comuni vicini”.
Ora i comitati e le forze politiche che si oppongono al progetto hanno dato appuntamento per venerdì 11 gennaio per un presidio popolare  in Piazza Martiri della Liberta’ a partire dalle 10,  davanti al Comune  per una manifestazione in occasione della terza conferenza dei servizi conclusiva della Vas.

 

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