Carceri a Brescia, Rolfi: “Nuova struttura in città”

Il vicesindaco è intervenuto a commento della sanzione europea all'Italia per il sovraffollamento carcerario. "Nel nostro Pgt prevista un'area per un nuovo edificio".

(red.) La Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo ha deciso di sanzionare l’Italia, relativamente al sovraffollamento carcerario nelle strutture del nostro Paese, in seguito a un ricorso presentato da alcuni detenuti.
364 detenuti a Canton Mombello, casa circondariale bresciana, hanno invece firmato una class action contro le condizioni “disumane” di  carcerazione cui sono sottoposti.
Sul tema e sulla situazione in città è intervenuto il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi, rivendicando la scelta dell’Amministrazione comunale di inserire nel Piano di governo del territorio un’area dedicata a una nuova struttura carceraria.
“La sanzione stabilita dalla sentenza della Corte europea evidenzia ancora una volta quanto sia complicata la situazione carceraria generata dal sovraffollamento”, ha dichiarato il numero due in Loggia. “Una condizione che avvalora in maniera chiara la decisione presa da questa Amministrazione comunale, che in fase di adozione del Pgt ha previsto un’area dedicata a una nuova struttura carceraria, vincolando così su questo tema anche le amministrazioni future. Un provvedimento a cui siamo arrivati ascoltando le richieste e le istanze dei cittadini e delle associazioni del territorio, che chiedono maggiore dignità per i carcerati, ma anche spazi adeguati nell’ottica di garantire la certezza della pena per i condannati”.
“Una scelta che questa Amministrazione comunale”, ribadisce Rolfi, “ha fatto contrariamente alle precedenti, che avevano avanzato esclusivamente promesse senza mai prevedere negli strumenti urbanistici spazi adeguati per una nuova struttura penitenziaria, facendo perdere importanti occasioni alla città. Oggi il primo tassello per la realizzazione del nuovo carcere e la chiusura delle struttura ottocentesca di Canton Mombello è stato fatto”. “Mi auguro”, ha concluso Rolfi, “che questa sanzione possa contribuire a sollevare la questione anche a livello nazionale, accelerando così le procedure per dotare il territorio di strutture adatte a risolvere il problema”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.