Rimborsi facili, altri 37 indagati al Pirellone

Si tratta di 22 consiglieri del Pdl e di 15 della Lega Nord. Tra i nomi ci sarebbe anche quello di Renzo Bossi. Ora le persone sotto la lente della Procura salgono a 62.

(red.) Ci sono altri  37 consiglieri regionali della Lombardia iscritti nel registro degli indagati della procura di Milano, con l’accusa di peculato, nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi spese.
Sono tutti consiglieri o ex consiglieri della Lega e del Pdl: 22 del Popolo della libertà e 15 del Carroccio e tra questi c’è anche Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi. “Il Trota” era stato eletto nella circoscrizione di Brescia, raccogliendo migliaia di voti.
Ora, complessivamente, i consiglieri regionali indagati per i rimborsi sono 62, perchè vanno aggiunti i 22 che hanno ricevuto in precedenza inviti a comparire e che vengono interrogati in questi giorni e i tre indagati originari, il bresciano ex vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, Massimo Buscemi e Davide Boni.
Fra i nuovi nomi finiti nel mirino nell’inchiesta sui presunti rimborsi illegali in Regione Lombardia c’è anche la vicepresidente del Senato Rosy Mauro . L’ex leghista è stata eletta al Pirellone nel 2005 e resta tra i banchi del Consiglio fino al 2008 quando approda a Roma.
“Quando la smetteranno certi giornalisti di rovinare le persone, diffondendo notizie infondate e diffamatorie?”, ha commentato la pasionaria leghista. ”
Se e quando arriverà l’avviso di garanzia”, ha spiegato l’esponente di “Siamo gente comune” (il moviemnto fondato dalla Mauro dopo l’espulsione dal Carroccio), di cui ad oggi pare siano informati solo alcuni giornalisti, fornirò con estrema serenità e con la massima trasparenza gli opportuni chiarimenti, punto per punto, dal momento che non ho nulla da nascondere”.
“Vorrei però far sapere a chi divulga tali notizie che la sottoscritta non ha alcuna intenzione di lasciarsi intimidire, anzi continuerà, combattiva come sempre, a fare politica. Sarebbe comunque il caso”, ha concluso la vice presidente, “che alcune persone, a partire proprio da questi giornalisti, si dessero una calmata, perché ora stanno davvero esagerando”.
Tra gli indagati risulterebbero, secondo quanto emerge, anche gli ex assessori Monica Rizzi e Giulio De Capitani. Nell’inchiesta che riguarda gli eletti nel 2005 e nel 2010 (i rimborsi all’esame della Procura vanno dal 2008 al 2012, ndr) non risultano invece indagati i parlamentari lombardi Mariastella Gelmini e Viviana Beccalossi, Enzo Lucchini presidente dell’Arpa dal 21010 e Franco Nicoli Cristiani, già indagato per peculato ma per la sua attività da assessore.
Per i 37 nuovi indagati nelle prossime ore potrebbero arrivare altrettanti inviti a comparire per interrogatori che dovrebbero svolgersi a gennaio, dopo le vacanze natalizie.

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