Loggia, anche Bragaglio (Pd) vuole le primarie

L'appello del consigliere è per Del Bono: "Mi auguro", spiega, "che si faccia promotore di una nuova, più ampia ed unitaria iniziativa, di un coraggioso salto di qualità".

(red.) Le primarie del centro sinistra a Brescia per scegliere il candodato sindaco? Dopo Sel le chiede anche qualcuno nel Pd. E’ il consigliere comunale Claudio Bragaglio che dopo il successo delle consultazioni nazionali e in vista di quelle lombarde chiede al suo partito di ripensarci e di aprire al voto dei cittadini anche la candidatura di Emilio Del Bono.
“A suo tempo”, spiega Bragaglio, “le direzioni Pd, provinciale e cittadina, avevano unanimemente approvato un documento nel quale si sollecitavano per il comune di Brescia un’ampia coalizione di centro sinistra e civica, nonché la celebrazione delle primarie. Tale cammino, per varie ragioni, non è ancora approdato ad un esito positivo. Ma di fronte agli sviluppi, persino insospettabili, di una forte volontà di partecipazione civica il problema delle primarie a Brescia non è facilmente aggirabile”.
Per il consigliere “i confini della coalizione non possono che essere programmatici, ma tale programma non è ancora stato abbozzato. Oltretutto in questi mesi si sono registrate difficoltà persino di convocazione del tavolo allargato di centro sinistra. Difficoltà che oggi non mi paiono insormontabili. Non si tratta certo di individuare responsabilità, per i mesi trascorsi. Importante è la manifestazione della volontà di promuovere le primarie come auspicata forma di partecipazione civica e come necessaria forma di legittimazione del candidato prescelto dalle primarie stesse”.
In palio per il consigliere c’è la poltrona di palazzo Loggia, perché “in un clima fortemente segnato dall’antipartitismo designazioni esclusivamente di partito sono destinate a subire dei contraccolpi. Mi è ben chiaro come esista ora un problema di tempi. Ma se per le primarie dell’intera Lombardia è stato possibile deciderle e farle in 30 giorni, penso che anche per il comune di Brescia, volendo, si possa immaginare qualcosa di straordinario. E se per il Pd bresciano è un problema promuovere le primarie, lo è ancor più il decidere di non farle. Il clima sostanzialmente incoraggiante dei rapporti politici, la positiva operazione di allargamento della coalizione – civica e politica – promossa da Ambrosoli in Lombardia, le stesse valutazioni costruttive ed unitarie espresse da Marco Fenaroli, dal Psi e da altre realtà di centro sinistra ci dicono che è possibile compiere questo passo”.
E l’appello finale è per Del Bono: “Mi auguro”, conclude Bragaglio, “che si faccia in questo senso promotore di una nuova, più ampia ed unitaria iniziativa. Promotore d’un coraggioso salto di qualità nella sfida alla Giunta Paroli. In modo da accogliere fino in fondo e da rilanciare anche in città la sfida che viene non tanto da questo o quel partito o candidato, ma da un’estesa volontà di cambiamento e di partecipazione di cittadini, di realtà civiche e sociali”.

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