Hotel Sirio, sabato una manifestazione

Continua la protesta degli antagonisti che hanno occupato le 15 stanze dell'ex albergo dismesso. Gli attivisti avvisano che l'occupazione andrà avanti a oltranza.

(red.) Prosegue “ad oltranza” l’occupazione delle 15 stanze e dei tre piani agibili (il quarto ed ultimo non lo è) dell’ex albergo Hotel Sirio di via Capriolo a Brescia da parte degli attivisti e dei senza tetto che, da mercoledì mattina, hanno inscenato la protesta contro crisi economica e d austerity imposta dal Governo Monti.
Lo stabile è stato eletto a “centro per l’emergenza abitativa” da parte dei membri del Movimento anti-sfratti, del Collettivo studenti in Lotta, di Diritti per tutti, del Magazzino 47.
“A fronte della mancanza assoluta di provvedimenti concreti da parte della Prefettura e delle altre istituzioni per contrastare l’emergenza sfratti”, si legge in una nota, “oggi (giovedì,ndr.) abbiamo deciso di sostituirci alle autorità, che si sono mostrate totalmente insensibili, e di realizzare un centro di emergenza abitativo in uno dei tantissimi edifici sfitti e inutilizzati da molti anni presenti in a Brescia”.
Gli antagonisti hanno annunciato che se anche venissero sgombrati, la protesta non si fermerebbe e che ci sono altri immobili dismessi e disabitati che verranno utilizzati con le stesse finalità.
Le forze dell’ordine e la prefettura di Brescia, comunque, per il momento, hanno deciso di seguire una linea “morbida”, cercando di convincere gli occupanti dell’’ex hotel a lasciare lo stabile volontariamente.
Quello che viene stigmatizzato dagli attivisti è l’annuncio, da parte del prefetto Narcisa Brassesco Pace di una “moratoria” sugli sfratti dal 15 dicembre al 15 gennaio. Una scelta che cade, secondo i manifestanti, proprio nel periodo in cui, normalmente, viene sospesa, per le festività natalizie, l’attività degli uffici giudiziari.
Nel pomeriggio di sabato gli attivisti hanno annunciato una nuova manifestazione, questa volta in Piazza Loggia, alle 16, per chiedere che la sospensione degli sfratti esecutivi venga estesa fino a marzo 2013. Alla manifestazione prende parte anche la Confederazone Cobas di Brescia.
Nella vicenda dell’occupazione dell’ex albergo Sirio è coinvolta anche la famiglia Morosini, titolare dell’immobile, la quale ha sporto denuncia contro gli attivisti. Lo stabile, chiuso da quattro anni, è in vendita, ma la trattativa, con la situazione in corso, rischia di bloccarsi. L’albergo era già stato teatro di un episodio simile nel 2010, quando venne occupato per 24 ore.

 

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