“Giunta del fare, bresciani tutti stupidi?”

Laura Castelletti sulle promesse non mantenute ed i dietrofront dell'amministrazione Paroli: da Largo Formentone alla ludoteca, ai giardini di via Odorici.

(red.) “All’inizio del mandato questa Giunta ha compiuto due atti simbolici indiscutibilmemte negativi: prima ha tolto con prepotenza le panchine da largo Formentone, poco dopo ha chiuso la ludoteca per i bambini a pochi passi dallo stesso luogo”. E’ duro l’affondo di Laura Castelletti di “Brescia per Passione” nei confronti dell’amministrazione comunale bresciana.
“C’erano le panchine in largo Formentone e assolvevano la loro normale funzione: potevi sederti a leggere il giornale, a far due chiacchiere o semplicemente potevi star lì a guardarti intorno, a non far niente, solo a far passare il tempo. Sennò a che  serve una panchina? Erano diventate il sedile preferito di molti stranieri e pare che questo ai bresciani (non tutti, forse neppure ai più) non stesse bene. E il Comune solerte le ha tolte”, ricorda Castelletti nel suo blog.
Stessa sorte, viene sottolineato, per la ludoteca dei bambini: “L’assessore ai Lavori Pubblici Mario Labolani”, ricorda l’ex presidente del Consiglio comunale, “aveva  annunciato la semplice soppressione del servizio. Il motivo? Anche il trasferimento è stato osteggiato dall’opposizione e dai comitati, così Labolani ha deciso che fosse meglio coinvolgere di più gli oratori e chiudere la struttura municipale.
Tanto più che le tre parrocchie attive nella zona del Carmine non avevano gradito l’apertura di una “alternativa laica” rappresentata dalla biblio-ludoteca e invece, ha detto Labolani, “la politica della giunta è di aiutare gli oratori, che svolgono una funzione educativa e sociale importantissima”.
“Da allora”, attacca Castelletti, “per 511 giorni ci hanno fatto credere, non senza ripensamenti e ripensamenti, che una grande e avveniristica sala di lettura (ribattezzata dai bresciani Labocubo) avrebbe reso il nostro centro cittadino molto “europeo”. Durante l’approvazione del bilancio 2012, dopo che noi lo andavamo dicendo da tempo, è arrivato il “Riposa in Pace” definitivo per questa opera”.
“A maggio di quest’anno”, l’esponente di “Brescia per Passione”, “la Giunta aveva annunciato cheIl cubo si farà”. “In largo Formentone”, riporta Castelletti, l’assessore ai Lavori Pubblici Labolani aveva rimarcato che sarebbe stato allestito “uno spazio espositivo delle grandi opere dell’artista bresciano Stefano Bombardieri”.
“Dopo il roboante annuncio e il nulla di fatto ora  la” Giunta del Fare “cosa propone per Largo Formentone?” domanda Castelletti. “Pensano che siamo tutti stupidi? Hanno smontato le panchine e chiuso la ludoteca per tornare al punto di partenza con dei “sottoprodotti”?”, è l’affondo della candidata sindaco alle amministrative del 2013.
“E’ esattamente quel modo di far politica che intendo contrastare perchè privo di visione (si deve sapere che idea di città si ha quando s’incomincia un percorso amministravo. Città europea o surrogato di centro commerciale?), sprecone (quanti soldi sono stati spesi in tutti questi smonta e rimonta?) e al ribasso (si parte con il concorso d’idee, si passa per l’opera architettonica che cambierà il volto della città, si devia verso l’importante opera di un artista contemporaneo e si finisce con il giardinetto sintetico)”.
“Il centro storico”, chiosa Castelletti, “scriveva la Giunta nel programma, deve diventare il “salotto della città“, così rischia invece di diventare più simile a un centro commerciale dove i giardinetti sintetici per i bambini li troviamo da tempo. Non è un pregiudizio”, conclude Castelletti sul suo blog, “ho a suo tempo condiviso la scelta della Giunta per il rifacimento dei giardini di via Odorici (per rimanere in tema bambini-giochi-panchine), ma con tutta la mia capacità contrasterò la scelta fatta oggi per Largo Formentone”.

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