Formigoni: “No voto in aprile, ok di Alfano”

Scontro Pdl-Lega in Lombardia sull'election day. Il governatore: "Lunedì formerò la nuova Giunta e sono pronto a presentarla in Consiglio regionale".

(red.) “La data delle elezioni la decide il prefetto e si può votare dal 46esimo giorno fino a 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio. Giovedì sera i consiglieri di maggioranza rassegneranno le dimissioni, io ho detto che si può votare o il 16 o il 23 dicembre ma se il prefetto indica un’altra data, può andar bene anche il 20 gennaio”. Lo ha detto Roberto Formigoni, presidente della Lombardia, al termine dell’incontro con Alfano aggiungendo che “il segretario ha preso atto che non si può votare ad aprile”.
“Lunedì formerò la nuova Giunta
e sono pronto a presentarla in Consiglio regionale alle 14.30. Altrimenti mi regolerò in altro modo”: è questo il succo della lettera che il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha inviato giovedì al presidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti per spiegare la sua richiesta di una seduta straordinaria. “La mia richiesta”, ha sottolineato Formigoni, “è un atto di cortesia verso il Consiglio. Lunedì formerò la nuova Giunta e sono pronto a presentarla in Consiglio regionale alle 14,30. Altrimenti mi regolerò in altro modo”.
Secondo Roberto Maroni se Lega e Pdl andassero divisi al voto regionale in Lombardia rischierebbero di perdere e, per il segretario leghista, “é uno degli argomenti” per andare avanti insieme.
A chi gli chiedeva se veda il rischio che il centrodestra perda la guida della Regione Lombardia se con la caduta della Giunta Formigoni Pdl e Lega prenderanno strade separate, Maroni ha risposto: “Secondo me sì”. Per questo il segretario della Lega ha spiegato di voler continuare il dialogo con il Pdl, perché questo rischio “é uno degli argomenti: oltre a non buttare via 50 milioni di euro (se non si fa l’election day, ndr), di non rischiare di consegnare la Lombardia al centrosinistra andando da soli”.
“C’é una legge dello scorso anno, tra l’altro approvata dal Governo Berlusconi, che dice che proprio dal 2012 le elezioni amministrative e quelle politiche si fanno in un unico giorno”: lo ha detto Maroni parlando della possibile data del voto in Lombardia.
”Caro Maroni, altro che election day! Per la Lombardia si vota nel 2012, per le politiche nel 2013″: Roberto Formigoni, così, via Twitter, ha replicato al segretario della Lega Nord Roberto Maroni sulla data del voto.
Se la Lega ha scelto come suo slogan ‘Prima il nord!’ e lo ha trasformato anche in un hashtag Twitter, stamani Roberto Formigoni ha battezzato l’hashtag ‘Prima il Pdl’ per rilanciare sul social network la sua opposizione a un candidato governatore leghista alla sua successione in Regione Lombardia. Formigoni, in un tweet, ha scritto che il suo sito personale (formigoni.it) è ancora “sotto attacco” e ha dunque postato lì la copertina della quotidiana newsletter ‘ForNews’, che su una Lega alla guida contemporaneamente di Piemonte, Lombardia e Veneto oggi chiede: ‘Non è un po’ troppo?’.
“Noi siamo favorevoli ad ogni cosa che faccia il bene del popolo lombardo e siamo contro i giochini e le alchimie”. Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano,a chi chiedeva la posizione del Pdl di fronte alla richiesta di Roberto Formigoni di votare a dicembre in Lombardia. “E’ evidente che il mio compito di segretario del Pdl è mantenere unito il Pdl lombardo e mantenere ferme le alleanze che ci hanno permesso di vincere e se possibile allargarle”, ha concluso Alfano a margine del congresso del Ppe a Bucarest.
Sulla data del voto per le elezioni regionali nella Regione Lazio “non ho novità”. Tuttavia Lazio e Lombardia “sono due Regioni assolutamente autonome quindi possono anche svincolarsi e percorrere strade diverse”. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha risposto così, all’assemblea nazionale dell’Anci a Bologna, interpellata in merito alla data del voto nelle due Regioni.
“Non lo so. Non ne abbiamo ancora parlato”. Ha risposto così Umberto Bossi, conversando con i cronisti alla Camera e rispondendo a chi gli chiede se il segretario della Lega Nord sarà il candidato del Carroccio alla guida della Lombardia. “Formigoni”, ha detto, “voleva dimettersi ora per andare a votare al più presto ma non abbiamo posto una serie di problemi”.
“Sapevamo delle infiltrazioni, la cosa nuova è la vendita dei voti, un fatto assolutamente inedito che non pensavamo arrivasse anche qui”: è quanto ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso su ciò che sta accadendo in Lombardia (l’arresto dell’assessore alla Casa Domqnico Zambetti per voto di scambio, ndr.), a margine di un convegno all’Università Cattolica di Milano. “Questo non significa”, ha aggiunto Grasso, “che si deve generalizzare ma che bisogna stare con i fari accesi per evitare che questi fenomeni si diffondano ancora di più”.

 

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