Busto del Duce, Anpi: “Inaccettabile a Brescia”

Sdegno di Ghidotti, neopresidente dell'Associazione partigiani, per l'esposizione della statua che raffigura Benito Mussolini nella mostra “Variazioni sul classico”.

(red.) È polemica per un busto in bronzo che raffigura Benito Mussolini esposto nella sezione “Antico e moderno a confronto” della mostra “Variazioni sul classico” inaugurata sabato a Santa Giulia a Brescia.
L’opera, datata 1923, reca la firma dell’artista Adolfo Wildt, scultore milanese che nel ’29 venne nominato dal Duce accademico dell’Accademia d’Italia.
La collocazione del bronzo nella mostro non è piaciuta al neopresidente dell’Anpi provinciale, il 61enne Giulio Ghidotti, che ha recentemente sostituito nell’incarico il candidato sindaco per ilc entro sinistra Marco Fenaroli .
Per Ghidotti è inaccettabile che venga esposta un’effige fascista in una città come Brescia dove ancora viva e vivida la memoria della strage di stampo neofascista di Piazza della Loggia, città medaglia d’argento della Resistenza.
Il neopresidente bresciano dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia è rimasto sorpreso nel constatare la collocazione della statua all’interno di questo percorso espositivo.
Accanto al bronzo che rappresenta Benito Mussolini anche quello del fratello Arnaldo, scolpito da Antonio Cloza.
Un accostamento che non è stato proprio digerito da Ghidotti che ha scritto una lettera al quotidiano Bresciaoggi, manifestando il proprio disappunto.
Il presidente Anpi contesta “il simbolo di quella ideologia in cui è maturata ed è stata realizzata la strage del maggio 1974, e in nome della quale stanno prendendo piede in città e in provincia gruppi neofascisti e neonazisti”, il “simbolo di un regime funesto e prevaricatore, servo del padrone nazista, per liberarci dal quale diedero la vita tante ragazze e ragazzi, uomini e donne nella lotta di liberazione”.

 

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