Asilo politico, 349 domande a Brescia

Tante le richieste arrivate agli sportelli di via Saffi e di piazza Repubblica. In 95 casi, la motivazione è legata alle violenze per motivi politici e religiosi.

(red.) Arrivano dall’Africa e sono perseguitati per motivi religiosi e politici: è questo l’identikit degli stranieri richiedenti asilo che si rivolgono al Comune di Brescia.
Due i servizi in cui è articolato lo Sportello Richiedenti Asilo del Comune: lo Sportello di Via Saffi e quello di Piazzale Repubblica. Il primo si occupa di fornire informazioni sulla normativa e sulle procedure relative alla protezione internazionale e di offrire orientamento ai servizi territoriali a richiedenti asilo. Il secondo si occupa della presa in carico e dell’accompagnamento nella formalizzazione della richiesta di protezione internazionale e alla preparazione alla convocazione in Commissione Territoriale di richiedenti asilo soggetti a particolari vulnerabilità (donne sole, minori non accompagnati, vittime di torture fisiche, richiedenti con problemi di tipo psicologico e fisico).
Secondo i dati forniti dai due sportelli, emerge che tra le ragioni principali che hanno spinto un buon numero di persone a chiedere protezione internazionale c’è la persecuzione per motivi religiosi e politico-religiosi: 76 utenti in Via Saffi e 19 in Piazzale Repubblica. Spiccano in particolare i richiedenti asilo di religione cattolica provenienti dalla Nigeria, perseguitati da gruppi islamisti e, soprattutto, dal movimento islamico estremista “Boko Haram”, insediati nel Nord del Paese.
Cattolici sono anche alcuni cittadini di Mali, Pakistan, Ciad, Gambia, Ghana e Kenia perseguitati da estremisti islamici, per essersi convertiti dalla religione mussulmana al cristianesimo, o da appartenenti a sette religiose. Gli altri utenti perseguitati per motivi religiosi sono principalmente musulmani moderati perseguitati da estremisti islamici come in Pakistan, Sudan e Liberia.
In particolare, lo sportello di via Saffi, tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2011, ha ricevuto oltre 600 contatti. Sono stati aperti 188 fascicoli individuali, contenenti: il numero dei colloqui (in totale 511), la documentazione degli incontri avvenuti, le comunicazioni (telefonate, lettere, fax, e-mail) inviate a singoli soggetti e/o istituzioni. L’utenza registrata risulta in misura preponderante maschile, con 261 uomini e  20 donne; il 69% ha tra i 24 e i 69 anni. Oltre alle 76  richieste per motivi religiosi, sono arrivate 10 richieste per conflitti derivanti dal possesso della terra, 8 per coinvolgimento anche forzato in gruppi praticanti magia nera, 6 donne per rifiuto di matrimoni forzati e/o mutilazioni genitali, 123 per motivi politici. 5 sono fuggiti dal paese d’origine per motivi legati all’orientamento sessuale, 3 per violenza di genere, 3 per negazione diritti dell’uomo.
Allo sportello di piazzale Repubblica, sempre nel 2011, hanno fatto accesso, invece, 68 utenti, di cui 6 donne; complessivamente sono stati fatti 288 colloqui. Il 78% degli utenti ha un’età compresa tra i 26 e i 49 anni. Per la maggior parte si tratta di gambiani (15) e nigeriani (11). 35 si sono rivolti per motivi politici, 11 per motivi religiosi, 6 per motivi politico-religiosi, 6 per questioni etniche, 4 per questioni di genere, 3 per motivi di orientamento sessuale, 1 per orientamento sessuale e religiosi, 1 per motivi etnici e religiosi, 1 per motivi etnici e di genere.

 

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