Ateneo e Loggia, nasce “Brescia Smart City”

Comune e Università degli Studi di Brescia hanno costituito l’Associazione che consentirà di accedere ai bandi del Miur presentando progetti "intelligenti" per la città.

(p.f.)  Brescia Smart City parte dall’Associazione. Per poter accedere, infatti, al bando Miur emesso lo scorso 5 luglio (scadenza 9 novembre) e ottenere dei finanziamenti per sostenere progetti smart, il Comune e l’Università degli Studi di Brescia hanno costituito l’Associazione Brescia Smart City.
“La Loggia”, ha ricordato il sindaco Adriano Paroli, “aveva già attivato nei mesi scorsi un percorso personale per far diventare Brescia una città intelligente. Questo è un ulteriore passo che ci consentirà di accedere a finanziamenti importanti”. E’ simbolico, però, che l’associazione parta con questi due attori, Comune e Ateneo. “Potevamo già far sedere al tavolo Brescia Mobilità o A2A, che in futuro, comunque, rientreranno nella compagine associativa”, ha spiegato Paroli, “invece abbiamo scelto di avviare questo percorso subito solo con l’Università, per far capire queste due istituzioni partono insieme”.
“Smart è la capacità di cogliere le opportunità”, ha aggiunto il rettore Sergio Pecorelli, “e le opportunità si colgono solo se ci si mette insieme. Smart, ad esempio, è avere una metropolitana che collega le due sedi bresciane dell’università, quella di Mompiano e quelle del centro storico. Ma, al di là dei bandi, che si possono vincere o perdere, dobbiamo continuare ad andare avanti su questa strada”.
“Questo passaggio”, ha aggiunto il prorettore Daniele Marioli, “è lo sbocco naturale di un processo iniziato nel 1969”. Ora, dunque, spetta all’associazione presentare al Miur dei progetti relativi ai 16 temi prioritari per le smart city: sicurezza, invecchiamento, welfare, domotica, giustizia, formazione, gestione dei rifiuti, tecnologie del mare, salute, mobilità, logistica dell’ultimo miglio, grids, architettura sostenibile, conservazione dei beni, acqua, soluzione per smart government. Ultimo passaggio, l’adozione da parte del Consiglio Comunale della delibera di giunta sull’adesione di Brescia al patto dei sindaci.
“Il progetto della smart city”, ha commentato il vicesindaco Fabio Rolfi, “può aver successo solo se si riuscirà a coinvolgere tutta la città”. Nell’associazione, infatti, saranno coinvolte in futuro anche altre realtà, con un occhio particolare per il mondo dell’imprenditoria. E il passo successivo potrebbe essere la trasformazione in fondazione. “L’associazione con l’ateneo”, ha concluso Nini Ferrari, consigliere con delega all’Università, “si inserisce nell’idea di Brescia città universitaria. Un passo avanti per realizzare l’ambizioso progetto del campus”.

 

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