“Senza bus i bimbi rom sono in pericolo”

Lo dice Mirko Lombardi, coordinatore cittadino di Sel, che ha compiuto il tragitto casa-scuola con i ragazzini e le loro madri e ha riportato l'esperienza in una lettera.

(red.) Bisogna ridare il servizio di bus ai piccoli rom, sospeso dall’amministrazione comunale di Brescia, perché altrimenti si mette in pericolo anche la loro incolumità. Lo dice Mirko Lombardi, coordinatore cittadino di Sel, che ha provato a compiere il tragitto casa-scuola con i bambini e le loro madri e ha riportato l’esperienza in una lettera. La pubblichiamo di seguito.

Questa mattina alle 7.30 mi sono recato al campo dei Rom di Buffalora per rendermi conto concretamente della situazione. C’erano una cinquantina di bambini, con le loro mamme che si prearavano per andare chi alle medie chi alle elementari. Non c’erano ancora i più piccoli, circa una ventina, che frequentano la scuola materna che ancora non è iniziata.
Lo scuolabus non è arrivato ed allora insieme a loro ho fatto il tragitto di strada, sul ciglio della tangenziale di San Polo, che porta alle rispettive scuole. Le macchine, moltissime per l’ora di punta, ed i camions in piena velocità ti sfiorano, non c’è nemmeno la corsia di emergenza ne un po’ di banchina transitabile a piedi, sei proprio sulla sede stradale ed il pericolo è grandissimo. Urge che il servizio sia immediatamente ripristinato, non solo perchè è giusto e doveroso, ma anche perchè il rischio di quel tragitto è altissimo.
Mi sono vergognato di essere cittadino di una Brescia che non conosco più. Una Brescia quella di Paroli-Rolfi che se la prende sempre con i più deboli ed in particolare con i bambini. I bambini hanno diritti che prescindono dalle responsabilità dei genitori, la società esiste per questo, per garantire quei diritti senza se e senza ma. In particolare il diritto ad andare a scuola deve essere il più possibile facilitato, soprattutto nelle situazioni di disagio.
Ne va della futuro civile e culturale dei piccoli che devono sentire la scuola come il luogo dell’incontro, della crescita e della conoscenza e non come un luogo nel quale sono discriminati per provenienza. Questo è invece il risultato della maledetta sospensione del servizio di scuolabus fatta dal Sindaco e dal Vicesindaco, con una cattiveria politica e sociale che non trova giustificazione nemmeno nel ritardo dei pagamenti del servizio.
Servizio che si vorrebbe far pagare senza che ci si riferisca alle reali condizioni di reddito Isee, che se considerato renderebbbe la gran parte di loro esenti. Mi auguro che il tutto rientri e che la mia città torni a far politica senza mettere addosso ai bambini il carico di campagne qualunquiste di divisione e di denigrazione. Se non sarà così chi, come l’attuale giunta comunale, pensa di poter speculare qualche voto sappia che c’è una città che resiste al degrado e alla inciviltà di chi per la propria propaganda xenofoba mette di mezzo i bambini.

Mirko Lombardi, coordinatore cittadino Sel

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