Capriano, 200 firme per il “no” al deposito gas

La petizione promossa dal Comitato civico "Salute e Ambiente" contro l'ipotesi di un impianto per lo stoccaggio ha già ottenuto centinaia di adesioni.

(red.) L’annunciata petizione per chiedere che venga indetto un referendum sul deposito di gas a Capriano del Colle (Brescia) è entrata nella fase operativa con la raccolta firme che segna già 200 sottoscrizioni.
L’iniziativa è stata indetta dal Comitato civico “Salute e ambiente” contro l’ipotesi di realizzazione dell’impianto in località cascina Movico, secondo quanto previsto dal progetto di Edison, ora Gdf Suez, ancora in attesa della Valutazione di impatto ambientale (Via) da parte della Regione.
In un’area definita “a rischio sismico”, il timore espresso dal Comitato e  dai cittadini che non vogliono il deposito per lo stoccaggio del gas naturale è quello di creare una situazione che metta a repentaglio la sicurezza di chi via abita e lavora oltre ai timori espressi per la situazione ambientale.
Durante la Festa dell’uva in programma nel fine settimana il Comitato ha avviato la raccolta firme: ne dovrebbero bastare altre 100, per raggiungere la quota necessaria per chiedere la consultazione popolare.
Ma sui moduli distribuiti e raccolti dal Comitato manca la vidimazione ufficiale della segreteria del comune, quindi la petizione dovrà essere nuovamente ripetuta. Una scelta che viene motivata con l’urgenza della mobilitazione dopo “l’inerzia” dell’amministrazione di Capriano che non si è ancora espressa sul referendum.
Il timore espresso dal Comitato presieduto da Salvatore Fierro è che, sebbene l’amministrazione abbia sempre giustificato questa grave inadempienza con l’impossibilità di riunire il collegio dei garanti, “perché non vi era l’accordo tra maggioranza ed opposizione sui nomi proposti”, tuttavia, “a noi”, ha dichiarato Fierro, “sorge il dubbio che si cerchi di allungare indefinitamente i tempi per lo svolgimento del referendum, se non addirittura si cerchi di impedirne lo svolgimento”.

 

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