Artematica tace, nessun documento aggiuntivo

Venerdì la società di Andrea Brunello avrebbe dovuto presentare dei riscontri sui 248mila ingressi. Ora la palla ai legali di Brescia Musei.

(red.) Qualcosa non ha funzionato alla mostra di Matisse, andata in scena lo scorso anno a Brescia, nella splendida cornice di Santa Giulia? Venerdì Artematica, la società amministrata da Andrea Brunello di Treviso che ha curato la mostra, avrebbe dovuto presentare all’amministrazione comunale tutta la documentazione necessaria per dimostrare che i 248.846 ingressi dichiarati fossero reali.
Da Treviso non è arrivata alcun tipo di documentazione e l’ultimatum del presidente della fondazione Brescia Musei, Faustino Lechi, che aveva chiesto una verifica formale dopo la denuncia di Rocco Vergani, è stato di fatto ignorato.
Ora gli scenari ipotizzabili sono ben pochi. Il timore è che Artematica abbia incassato del denaro in base a dei dati per qualche motivo non veritieri. Secondo il Pd sarebbero stati pagati 500mila euro di troppo. Lechi, intanto, ha dato mandato ai legali Lojacono e Azzini di interessarsi alla vicenda. Si attendono anche le mosse della Procura: attualmente è stato aperto un fascicolo ma non ci sono indagati né ipotesi di reato. La situazione, a questo punto, potrebbe cambiare molto presto.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.