Buffalora, “Nessun impianto smaltimento”

Il sindaco di Brescia Adriano Paroli ha categoricamente respinto l'ipotesi che l'impianto di A2A per le ceneri leggere dell'inceneritore venga collocato nel quartiere.

Più informazioni su

(p.f.) Impianto di smaltimento delle ceneri? Di sicuro non andrà a Buffalora. Parola di sindaco. E’ quanto è stato deciso dalla giunta, che si è riunita nella mattinata del 16 agosto.
“Sapevo che c’era un progetto del genere, ma non lo conoscevo nel dettaglio né sapevamo della richiesta avanzata da A2A”, ha commentato il sindaco di Brescia Adriano Paroli, “e tanto meno sapevamo che fosse stata scelta Buffalora come localizzazione. A giustificazione dei tecnici di A2A va il fatto che l’impianto è ben diverso da quello che è stato evocato e presentato sui giornali”.
Non un insediamento industriale altamente inquinante, ma un impianto sperimentale, di ricerca, fatta congiuntamente con l’azienda Mapei e con la Facoltà di Ingegneria Ambientale dell’Università di Brescia, per riciclare le ceneri prodotte dall’inceneritore, senza alcun impatto sull’ambiente. Per la struttura, sarebbero sufficienti 150/200 metri quadrati e la sperimentazione sarebbe da avviare nel 2013.
“Nei mesi scorsi A2A aveva anche sviluppato un’informativa con i comitati locali. Al di là della strumentalizzazione di qualcuno, che non mi è piaciuta, mi ero impegnato a evitare nuove criticità a Buffalora, e manterrò l’impegno: in quel quartiere questo impianto  non ci andrà, anche se non si tratta di una discarica ma di un momento di ricerca”. Per Paroli, del resto, è questa la via da seguire: fare ricerca con il coinvolgimento di Università e aziende. Quello del riutilizzo delle polveri è infatti un tema mondiale. Ad oggi, quelle prodotte dall’inceneritore vengono portate in Germania, al costo di 130 euro a tonnellata. Per il sindaco, riuscire a ricavare materia prima secondaria da riciclare nel settore edile, sarebbe un risultato auspicabile. Ma con altri modi ed altri tempi.
“Non mi è piaciuto apprendere dalla stampa questa localizzazione senza prima una condivisione. Credo che i tecnici di A2A  non ce l’abbiano comunicato per l’assoluta indifferenza di qualsiasi tipo di impatto di una sperimentazione come questa”.
L’impatto ambientale non c’è, ma metterlo a Buffalora sarebbe una provocazione. “Visto che è sostenibile ovunque, non ha senso accanirsi su un territorio che ha già problemi, alcuni seri, altri esagerati da chi li strumentalizza”.
Più radicale il presidente della Commissione Ambiente Pierraul Francesconi. “E’ una sperimentazione, per cui non si conoscono le conseguenze. Non sono previste, del resto, solo scorie dell’inceneritore di Brescia, ma anche scorie che arrivano da altre parti. Per trasportare questi materiali, ci vogliono mezzi, per cui questo comporterebbe un aumento dei volumi di traffico”. Visto che il progetto piaceva tanto a Milano, Francesconi lascia intendere che sarebbe meglio pensare di portarlo nel capoluogo lombardo. “Brescia ha già dato tanto. Da presidente della Commissione Ambiente, ci ho messo il naso e non pensavo di trovare una situazione ambientale di questo genere. Tanto di cappello alle tecnologie e alla ricerca, ma a Brescia è arrivato il momento di dire basta”.
Quanto prima, sarà convocata una Commissione Ambiente in cui A2A illustrerà il progetto. “Interverremo come potremo. Al di là del parere comunale”, ha spiegato Paroli, “che sarà comunque negativo,  siamo soci di A2A per cui opereremo per non localizzare l’impianto a Buffalora. E’ un no definitivo”. Più possibilista, però, il sindaco, su una eventuale collocazione a Brescia, anche se non nella zona est. “Ci sono varie ipotesi, non da ultima quella di portare l’impianto a Milano, dove lo volevano ad ogni costo. Saranno valutate le varie opzioni. Resta il fatto che questa giunta ha il merito di affrontare temi ambientali che ci sono da 40 anni ma che si stanno affrontando solo ora”.

 

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.