Dopo la Tintoretto addio anche alla Cimabue?

Per la Regione potrebbe essere il passo successivo all'abbattimento della prima torre a San Polo per realizzare il Contratto di Quartiere stilato con la Loggia.

(red.) Dopo la torre Tintoretto anche la Cimabue potrebbe essere abbattuta? Domenico Zambetti, assessore regionale alla Casa in Regione Lombardia non ha nascosto infatti che, oltre allo stanziamento di un milione di euro aggiuntivo al piano per il Contratto di Quartiere di San Polo a Brescia, con l’obiettivo di garantire ad Aler un fondo in più per realizzare l’acquisto di ulteriori 50 alloggi per il canone sociale, il prossimo passo potrebbe essere la cancellazione anche dell’altra torre che porta il nome del celebre pittore.
Sul tavolo del Pirellone, dal 2013 potrebbe dunque rientrare anche questa seconda operazione bresciana, ma, prima, anche da Milano si dicono intenzionati a procedere con passo deciso per l’abbattimento del primo stabile nella zona est della città.
Ovviamente, come già avvenuto a Brescia, la soluzione non piace a tutti, in particolar modo al gruppo Pd al Pirellone che ha avanzato l’ipotesi che la Loggia potrebbe vendere gli alloggi e fare cassa.
Ma per Zambetti una soluzione simile contrasta con il disegno politico e urbanistico progettato per il quartiere dove le torri colorate non corrispondono più alle esigenze abitative della zona.
Sono 37,9 i milioni di euro previsti come investimento per il Contratto di quartiere di San Polo, 23,3 dei quali a carico dei partner che compongono la Ats guidata da Comune e Aler.

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