Il mercato del lavoro cerca cuochi e camerieri

Dai dati della rilevazione trimestrale di Unioncamere per il terzo trimestre dell’anno emerge un calo del 7% delle assunzioni. Ma alcune professioni hanno più sbocchi.

(red.) Sessanta nuovi disoccupati al giorno e sempre meno assunti. Il mercato del lavoro bresciano è sempre più difficile. Dai dati della rilevazione trimestrale, condotta da Unioncamere, sui programmi occupazionali delle imprese della provincia emerge che per il terzo trimestre dell’anno sono state programmate 3.120 assunzioni, circa il 7% in meno rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
La flessione delle assunzioni è stata determinata da una forte diminuzione delle assunzioni “non stagionali” (passate da oltre 2.700 a 2.330 unità, vale a dire -14%). La riduzione è stata però parzialmente compensata dall’incremento delle assunzioni finalizzate ad attività stagionali, che rappresentano il 37% delle assunzioni a tempo determinato previste in provincia.
Oltre il 68% delle assunzioni sarà a tempo determinato (pari a 2.140), di queste 790 saranno stagionali, 720 saranno richieste per far fronte a picchi di attività, 470 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti e solo 150 per testare i candidati in vista di una successiva assunzione stabile. Le assunzioni a tempo indeterminato rappresentano il 21,8% delle assunzioni programmante, a loro volta in diminuzione del 52% (passano da 1.410 del 3° trimestre del 2011 a 680 attuali), mentre quelle con altri contratti (300 unità), fra cui prevale l’apprendistato, diminuiscono di oltre il 20%.
Oltre tre quarti delle 3.120 assunzioni programmate a Brescia nel terzo trimestre 2012 si concentreranno nei servizi, mentre nell’industria (costruzioni comprese) non si supera il 23% del totale.
Ma quali sono le figure professionali più richieste? Cuochi, camerieri e professioni simili (570 unità), per i quali le imprese bresciane segnalano alcune difficoltà di reperimento (che riguarderanno una assunzione su cinque), anche perché nel 55% dei casi viene richiesta una precedente esperienza lavorativa nel settore o nella professione. Ad oltre il 90% dei neoassunti verrà proposto un contratto a tempo determinato, che in diversi casi avrà carattere stagionale.
Seguono i commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali (520 unità), gli operatori dell’assistenza sociale e dei servizi sanitari (270 unità), gli insegnanti e altri tecnici dei servizi alle persone (250 unità). Per queste ultime due figure verrà richiesta inoltre nel 70% dei casi l’esperienza lavorativa specifica. Infine la quinta figura professionale più richiesta è quella degli operai metalmeccanici e elettromeccanici (200 unità) che, assieme a cuochi e camerieri, presentano le maggiori difficoltà di reperimento (7 casi su 10).
Oltre un quinto delle assunzioni programmate dalle imprese (pari a circa 600 unità) riguarderà profili “high skill”, ossia dirigenti, specialisti e tecnici, tale quota (20%) risulta piuttosto elevata ma è inferiore alla media regionale (24% mentre in Italia no supera il 15%). In questo trimestre, la quota di assunzioni relativa ai giovani fino a 29 anni raggiunge invece il 45%, 10 punti in più rispetto allo stesso trimestre 2011. Le professioni per le quali emenrgono maggiori opportunità per i giovani sono quelle di addetti alla reception e call center, degli addetti ai magazzini e spedizioni e dei segretari e addetti ai servizi generali.
Le opportunità per le donne in provincia di Brescia risultano pari a circa il 67% del totale, in aumento di oltre 25 punti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Le caratteristiche delle assunzioni del trimestre in esame, pertanto, sembrano favorire i giovani e le donne più di quanto accadesse lo scorso anno, probabilmente per la maggiore quota di assunzioni nei servizi e con contratto stagionale rispetto ad allora.
Peggiora, invece, la situazione per gli stranieri: rappresentano il 17% delle assunzioni, in riduzione di 2 punti rispetto allo stesso trimestre del 2011. Tali assunzioni si concentreranno nei servizi, in particolare nel comparto turistico e della ristorazione. Per il 58% delle assunzioni non stagionali sarà infine richiesta una laurea o un diploma. Per quanto riguarda i laureati, la preferenza delle imprese va soprattutto alla laurea specialistica (3 casi su 10), mentre la laurea triennale è stata indicata per circa il 28% delle assunzioni.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.