Legambiente: “Decisivo il nostro esposto”

L'associazione ambientalista ha rimarcato l'importanza del contributo dato al sequestro di Green Hill, allevamento di cani destinati alla sperimentazione.

(red.) ”Siamo davvero felici di aver contribuito a porre fine alla barbarie di Green Hill”. Questo il commento di Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente, sul sequestro della nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione, effettuato dal Corpo forestale dello Stato in virtù dell’esposto di Legambiente e della Lav.
“L’esposto era un atto dovuto”, ha aggiunto Ciafani, “scaturito dalle notizie che il nostro avvocato David Zanforlini ci ha riferito a seguito di un suo accesso alla struttura per le indagini difensive. Quello che è emerso è stato uno scenario drammatico: una fabbrica di dolore e sofferenza inaccettabile. Abbiamo deciso cosìdi usare gli strumenti che una società democratica consente, cioè la via giudiziaria”.
“La nostra azione”, ha aggiuntoDavid Zanforlini, avvocato del Centro di azione giuridica di Legambiente”, dimostra l’insufficienza del controllo amministrativo e l’opportunità, riconosciuta anche dalla nuova direttiva comunitaria n. 2010\63\EU di controlli effettuati anche senza preavviso”.
Zanforlini annuncia che Legambiente seguira’ “gli sviluppi dell’indagine offrendo tutto il supporto tecnico scientifico a nostra disposizione”.

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