Caravaggio, la polemica sui 100 disegni a Leno

Bernardelli Curuz e la collega con cui ha realizzato la ricerca la presenteranno ai giornalisti per fugare i molti dubbi sollevati nelle ultime settimane.

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(red.) Caravaggio sì, Caravaggio no. Maurizio Bernardelli Curuz, direttore della fondazione Brescia Musei di Brescia, e Adriana Conconi Fedrigolli, i due storici dell’arte che qualche giorno fa hanno annunciato la scoperta nel Fondo Peterzano di 100 disegni a loro avviso attribuibili al giovane Caravaggio, non accettano le accuse che in queste ultime settimane sono arrivate da chi nel mondo accademico sta mettendo in dubbio il loro ritrovamento.
“Siamo serenissimi nonostante i rabbiosi contorsionismi di chi ha cercato di demolirci, rafforzando in realtà la nostra posizione”, hanno spiegato, annunciando un incontro con la stampa organizzato per venerdì 20 luglio alle 12 a Leno, in cui la ricerca sarà spiegata nei minimio dettagli con l’intenzione, appunto, di fugare ogni dubbio.
Alla Fondazione Dominato Leonense (Villa Badia, via Marconi 28), i due studiosi presenteranno in modo articolato il loro lavoro. “E’ stato invitato anche l’assessore alla cultura del Comune di Milano Stefano Boeri, che per ora non ha dato risposta”, hanno precisato. E sulle polemiche hanno ribadito: “Da veri professionisti, che lavorano nell’ambito della storia dell’arte, ma che conoscono al contempo vizi e virtù del sistema mediatico, avevamo previsto ogni passaggio, pure questo livido tentativo di lapidazione da parte di chi ha dichiarato di non aver preso neppure visione degli e-book. La violenza esercitata nei confronti delle persone dimostra che la rivoluzione Merisi mina nel profondo interessi ampi e variegati”.
“La diffusione della notizia non ha mai avuto fini commerciali”, hanno precisato i due, sostenendo di aver scelto il modo corretto per “consegnare Caravaggio a tutti, perché Caravaggio è e deve essere di tutti”.

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