Brescia virtuosa “caso unico in Italia”

Paroli e Rolfi. "Su 143 comuni premiati per la propria solidità il nostro è l'unico di medio-grandi dimensioni. Tutti gli altri sono realtà più piccole".

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(red.) Brescia è l’unica città di dimensioni medio-grandi nella lista dei comuni virtuosi in Italia. È stato firmato il decreto del Ministero dell’Economia che ufficializza l’elenco dei 143 comuni e delle quattro province che meglio hanno amministrato secondo i parametri di autonomia finanziaria, capacità di riscossione ed equilibrio di parte corrente.
“Un risultato davvero straordinario che sancisce senza mezzi termini il buon operato dell’amministrazione comunale”, hanno dichiarato Adriano Paroli e Fabio Rolfi, sindaco e vicesindaco di Brescia. “L’elenco degli enti virtuosi era già stato pubblicato nei mesi scorsi, ma solamente ora si ha la conferma ufficiale, grazie alla firma del decreto e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Un dato su tutti fa riflettere: dei 143 comuni considerati virtuosi, 142 sono di piccole-medie dimensioni, l’unica eccezione è rappresentata dal comune di Brescia. Un risultato che lascia intuire quanto sia difficile per le grandi città rientrare in parametri così stringenti, soprattutto in un momento di crisi economica che si sta facendo sentire in maniera pesante sui bilanci degli enti locali. Un ringraziamento particolare va all’ex assessore Fausto “Tommy” Di Mezza che ha lavorato con costanza e dedizione per raggiungere questo obiettivo”.
“L’Amministrazione comunale è riuscita, nonostante i mancati introiti previsti dai dividendi A2A”, concludono il sinbdaco e il suo vice, “a mantenere la Tia più bassa d’Italia, a far figurare Brescia come il secondo comune meno caro per quanto riguarda l’addizionale Irpef e a non applicare aliquote aggiuntive sull’Imposta municipale unica. Grazie a questo fondamentale riconoscimento, di fatto il saldo obiettivo per rispettare il Patto di stabilità sarà azzerato e avremo dunque l’opportunità di coprire 23 milioni di spesa corrente.”

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