Caldo e afa, due giorni da allarme rosso

Giovedì e venerdì a 40 gradi. Il ministero della Salute ha lanciato l'allerta di livello 3, che prevede condizioni di rischio elevato, in 15 città tra cui Brescia.

(red.) Il peggio? Deve ancora venire, almeno secondo gli esperti che prevedono per giovedì e venerdì il picco dell’ondata di calore che sta investendo l’Italia.
Il ministero della Salute ha lanciato l’allerta di livello 3, quello rosso, che prevede condizioni di rischio elevato, in 15 città italiane: Brescia, Bologna, Bolzano, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.
Sempre colpa di Scipione, l’anticiclone subtropicale che arriva dall’Africa sahariana, che porterà la colonnina di mercurio a toccare i 40 gradi. Per respirare un po’ bisognerà aspettare il fine settimana. Sabato, infatti, sono attesi nubi e temporali, che nel corso della prossima settimana riporteranno i valori climatici nella media.
In caso di caldo è sempre utile bere molto, evitando alcolici e possibilmente bevande con zucchero, mangiare frutta fresca , agrumi, fragole , meloni e verdura colorate che proteggono dai danni provocati dall’ozono. Sconsigliato – si legge sul vademecum pubblicato sul sito del Ministero – l’uscita a bambini molti piccoli, anziani e persone non autosufficienti durante la fascia oraria della 11 alle 18.
Indossare abiti comodi e leggeri, possibilmente proteggere la testa dal sole con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole. Alcune condizioni abitative (es. scarsa ventilazione, assenza di aria condizionata) possono causare disagio ed effetti dannosi sulla salute delle persone più a rischio.
Questo è vero particolarmente nelle grandi città dove, per una serie di caratteristiche (superfici asfaltate, cemento degli edifici, scarsità di copertura vegetale), la temperatura, sia in estate che in inverno, è più alta rispetto alle zone rurali vicine. Gli effetti del caldo possono inoltre essere più gravi per la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici, si legge ancora sul sul sito del ministero della Salute. L’Asl di Brescia ha già pronto un piano in caso di emergenza.

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