A2A: Tarantini presidente Cdg, scure su compensi

Nominati gli otto membri del Consiglio di gestione. Ridotti del 30% il monte compensi, gli emolumenti del presidente e del vice presidente tagliati di oltre il 50%.

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    (red.) Il Consiglio di sorveglianza di A2A, la multiutility dei comuni di Brescia e Milano, ha nominato il Consiglio di gestione della società, composto da otto membri, con Graziano Tarantini presidente e Francesco Silva vice presidente. Gli altri componenti sono Giambattista Brivio, Stefano Cao, Bruno Caparini, Maria Elena Cappello, Renato Ravanelli e Paolo Rossetti.
    Il Consiglio di Sorveglianza, su proposta del Comitato Remunerazione, ha inoltre deliberato di ridurre del 30% il proprio monte compensi, mentre gli emolumenti del presidente e del vice presidente sono stati ridotti di oltre il 50%.
    A2A studia inoltre l’allargamento della compagine azionaria di Edipower, rilevata nel contesto del riassetto di Edison e che ha permesso alla multiutility lombarda di diventare la seconda forza energetica del Paese.
    Il consiglio di amministrazione della ex genco Enel, secondo quanto risulta a Radiocor, ha ricevuto delega da una recente assemblea straordinaria per un aumento di capitale riservato a un socio finanziario, che entrerebbe comunque con una quota di minoranza. L’operazione sarebbe principalmente destinata ad alleggerire l’attuale indebitamento (circa 1 miliardo di euro).
    Si tratta, è bene precisarlo, di un’ipotesi di sviluppo e al momento nessun passo formale è stato fatto in questa direzione, tuttavia l’ingresso di un azionista finanziario sarebbe coerente sia con i rendimenti garantiti (sotto forma di utili) dalla partecipazione in Edipower sia dal fatto che A2A, attualmente socio di controllo al 56% (Iren è al 21%), non ha mai fatto mistero dell’intezione di aprire il capitale a nuovi soci. Difficile, al momento, ipotizzare l’identità del nuovo socio: come è prassi in questi casi, la delega al cda per l’aumento di capitale durerà 18 mesi.

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