Imu, Tarsu e Irpef, stangata per le famiglie

E' calcolato in 1400 euro l'esborso medio per il 2012. A Brescia la tassa sui rifiuti è aumentata del 4,3%. il 18 giugno la prima rata dell'imposta unica municipale.

(red.) I cittadini bresciani possono consolarsi: l’Imu sulla prima casa più alta è a Roma con 639 euro medi a famiglia; a Milano 427 euro; a Bologna 409 euro; a Torino 323 euro; a Napoli 303 euro; a Pavia 303 euro. L’Imu sulla seconda casa è stata, invece, aumentata dal 46% delle città, mentre soltanto il 6% ha mantenuto l’aliquota base. Così a Roma si pagheranno mediamente 1.885 euro; a Milano 1.793 euro; a Bologna 1.747 euro; a Firenze 1.426 euro.
A Brescia è stato calcolato che l’introito derivante dalla “nuova tassa” sarà  poco più di 600 milioni di euro.
Per la Tarsu sul campione di 39 città che hanno deliberato la tariffa per il 2012, 23 città (il 59% del campione) hanno aumentato la tassa, 15 (il 38,4%) hanno confermato le tariffe dello scorso anno, soltanto Treviso è in controtendenza con una diminuzione del 5,4%. In particolare a Milano l’aumento è del 20,1%; a Novara del 19,2%; Avellino 15%; Mantova 8,5%; Ravenna 7,6%; Lecco 6%; Palermo 5%; Messina 4,9%; Brescia 4,3%; Bologna 4%; Perugia 3,2%; Torino 3%. A Roma l’aumento del 2,5% e’ dovuto a una delibera di Giunta in approvazione in questi giorni, per effetto del recupero dell’Iva non fatto pagare in bolletta nel 2010.
In valori assoluti, sul campione delle città nel 2012 la Tarsu più alta si paga ad Alessandria con 337 euro medi a famiglia; a Roma 311 euro medi a famiglia; a Ferrara 299 euro; a Perugia 292 euro; a Biella 288 euro.
Per quanto riguarda le addizionali comunali Irpef, ad oggi, 1.551 Comuni hanno deliberato le aliquote per il 2012 e tra essi 45 città capoluogo. Il 50,8% del totale del campione ha aumentato l’aliquota (788 Comuni), rispetto al 2011; il 47,8% ha mantenuto l’aliquota del 2011 (741 Comuni), soltanto l’1,4% dei Comuni (22) l’ha diminuita. L’aliquota media passa dallo 0,42% del 2011 allo 0,47% del 2012, che significa un aumento medio di 14 euro per contribuente rispetto allo scorso anno (nel 2012 143 euro, con punte di 207 euro a Roma e 184 euro a Palermo).
Si va da variazioni più contenute (come quelle di Brescia, passata dallo 0,40 allo 0,55%, e di Alessandria, da 0,75 allo 0,80%) a raddoppi secchi (Caserta, Cuneo, Livorno, Palermo e Parma da 0,40 a 0,80%, Verbania da 0,30 a 0,60%), per arrivare a Savona che sale dallo 0,33 allo 0,80%. Il livello massimo, 0,90%, si registra comunque a Roma, dove però quest’anno non ci sono stati ritocchi. Diminuzioni invece a Firenze (da 0,30 a 0,20%) e Gorizia (da 0,10% a zero). Tra i Comuni che hanno introdotto rincari, si segnalano per dimensione urbana anche Carbonia, Ferrara, Viterbo, Alghero ed Eboli (Salerno).

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