“Ori Martin, serve subito un osservatorio”

Lo chiedono gli abitanti e con loro il capogruppo del Pd Emilio Del Bono. Consegnata una petizione: "Nonostante alcuni timidi passi manca dialogo tra le parti".

(red.) Un osservatorio che monitori la situazione intorno alla acciaieria Ori Martin di San Bartolomeo, a Brescia. Lo chiedono gli abitanti e con loro il capogruppo del Pd Emilio Del Bono, il coordinatore del Circolo Nord Gianluigi Fondra e il portavoce di San Bartolomeo Attilio Ballini.
“Da molto tempo”, spiega Del Bono in una nota, “gli abitanti di San Bartolomeo lamentano una situazione ambientale critica, specialmente per la rilevante presenza dello stabilimento Ori Martin. Negli ultimi quattro anni sono state numerose le sollecitazioni dei residenti e del nostro partito affinché si creasse una solida relazione tra istituzioni, azienda e abitanti del quartiere, non ultime le molte osservazioni presentate nel corso dell’iter che ha condotto all’approvazione del Pgt”.
Per il Pd, però, “nonostante alcuni timidi passi, questo dialogo è ben lungi dal realizzarsi e in più di un’occasione è mancato il ruolo arbitrale del Comune a cui è chiesto il complesso compito di contemperare i diversi interessi in campo”. In questi giorni è stata consegnata una petizione sottoscritta da centinaia di persone (quasi 600 firme che verranno consegnate martedì in Loggia) che propongono la costituzione di un apposito osservatorio che coinvolga i diversi portatori d’interesse come già avviene a San Polo per l’Alfa Acciai. Un dialogo collaborativo dove si discutono misure e interventi di miglioramento del sito in risposta alle sollecitazioni dei cittadini da presentare poi pubblicamente in merito ai risultati raggiunti. Una raccolta firme, viene spiegato in una nota dal Codisa San Bartolomeo, “per porre la parola fine a inquinanti miasmi, rumori e polveri provenienti dal sito industriale Ori Martin, e segnalare, oltre ad una viabilità asfissiante, l’assenza di interventi di mitigazione ambientale intorno alla fabbrica”.
“Anche a San Bartolomeo”, continua Del Bono,
“è giunto il momento di introdurre quest’esperienza trasformando il ‘tavolo tecnico’ inaugurato un anno fa in un organismo più strutturato e operativo. È una proposta che il Pd auspica convintamente attraverso un’interrogazione al sindaco già depositata il 4 giugno e sottoscritta da tutto il gruppo Consiliare”.
Il partito Democratico, ritiene che questo passo vada fatto concordemente fra azienda, amministratori di maggioranza e di minoranza, sindacali e portatori d’interessi locali quali comitati di cittadini e forze politiche attive nel quartiere. “Quest’ultima integrazione”, conclude la nota, “sarebbe una novità rispetto all’esperienza della zona sud che in qualche misura anticiperebbe le nuove forme di partecipazione che l’imminente chiusura delle circoscrizioni obbligherà a individuare se non si vuole disperdere il patrimonio di protagonismo civico di cui il tessuto cittadino è ricco”.
L’osservatorio per legge non potrà avere compiti istituzionali di controllo ma, tuttavia, potrebbe essere organo consultivo autorevole. L’obiettivo primario sarebbe quello di pubblicare un “Rapporto Ori-Martin” condiviso, partendo dal concreto funzionamento dell’acciaieria e che – declinando le normative e le autorizzazioni ambientali vigenti – individui i monitoraggi nel tempo per una costante e aggiornata valutazione dell’impatto ambientale dello stabilimento.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.