Revocati i domiciliari a Don Marco Baresi

E parziale assoluzione in Appello per l'ex vicerettore del seminario di Brescia, accusato di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico.

(red.) Revocati gli arresti domiciliari a Don Marco Baresi, l’ex vicerettore del seminario di Brescia, accusato di detenzione di materiale pedopornografico e di violenza sessuale a danni di un seminarista minorenne.
Il sacerdote era sottoposto alla misura di detenzione dal novembre del 2007. Mercoledì, la Corte d’Appello di Brescia si è pronunciata su una parte delle contestazioni, ovvero due presunti abusi subiti dal giovane dopo il dicembre del 2004.
La Corte ha ritenuto non provate le violenze sessuali oggetto del procedimento e, limitatamente a questa accuse, ha assolto don Baresi, ridefinendo la pena che è passata a 7 anni e 4 mesi, con due mesi di sconto sulla precedente, per detenzione di materiale pedopornografico e per le violenze sessuali commesse prima del dicembre 2004. Ma la parola fine non è ancora scritta perchè i legali del sacerdote hanno presentato un ricorso straordinario in Cassazione (una sorta di quarto grado di giudizio) per un presunto errore di fatto.
L’inchiesta che vede coinvolto l’ex vicerettore del seminario risale novembre del 2007, quando il giovane seminarista presentò denuncia per i fatti accaduti tre anni prima. Vennero quindi perquisiti l’ufficio e il personal computer del sacerdote e venne sequestrata una memoria esterna su cui vennero rinvenute le immagini incriminate e per le quali don Baresi si è sempre difeso sostenendo di non essere l’unico utilizzatore del pc.
Il sacerdote ottenne subito (restò in carcere solo un giorno) gli arresti domiciliari mentre si svolgeva il processo: il primo grado si era chiuso con la condanna a 7 anni e 6 mesi, il secondo con la conferma della pena, il terzo invece aveva prodotto un rinvio che si è poi concluso con la sentenza di mercoledì.

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