Cardinale: “No ostacoli chiusura Green Hill”

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute che ha lanciato anche la proposta di un garante per gli animali domestici e di togliere cani e gatti dal redditometro.

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(red.) ”Credo che non ci siano ostacoli e nessuna difficoltà alla chiusura di Green Hill”, l’allevamento di cani beagle per la sperimentazione che si trova a Montichiari, in provincia di Brescia, e che nelle ultime settimane è sempre più sotto il fuoco incrociato delle polemiche degli attivisti. Così si è espresso il sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, a margine della presentazione di “Vacanze a quattro zampe”, un’iniziativa anti-randagismo, giovedì a Palazzo Chigi.
Il sottosegretario ha lanciato anche la proposta di un garante per la tutela dei diritti degli animali domestici. Secondo Cardinale, inoltre, cani e gatti andrebbero tolti ”dal redditometro”, animali che magari fanno compagnia ”a vecchiette, poveri e spesso stanno con i barboni. Io ci metterei i cavalli” nel redditometro, ha aggiunto.
Quanto alla figura di un garante, Cardinale ha spiegato che lo intende come ”un coordinatore che controlli e verifichi quanto si mette in atto”, che abbia un raffronto con le regioni, anche sulla base dell’applicazione delle legge. Infine il sottosegretario rivolge un appello al contrasto delle corse clandestine dei cavalli, che prima ”vengono drogati, poi macellati”, oltre a favorire il giro della criminalità.
Sulla ricerca e la sperimentazione animale, legata alla chiusura di Green Hill, per il sottosegretario è ”ampiamente dimostrato che la maggior parte degli italiani vuole questo”. Quanto alla legge sulla sperimentazione, Cardinale spiega di aver già ”espresso parere favorevole sul testo approvato alla Camera” (legge Comunitaria).
Per la deputata del Pdl, Michela Vittoria Brambilla, fondatrice della Federazione delle associazioni per diritti animali e ambiente che ha ideato la campagna anti-randagismo (vacanzea4zampe.info), la posizione presa dal ”sottosegretario e dal ministro Moavero” rappresentano ”un segnale positivo”.
All’articolo 14 della Comunitaria, infatti, Brambilla ricorda che si fa qualcosa in più, anche perchè si potrebbe chiudere Green Hill: viene vietato ”l’allevamento di cani e gatti per la vivisezione in tutto il territorio nazionale”. Un’altra possibilità, ha spiegato la deputata del Pdl, è che ”la regione Lombardia approvi la medesima legge limitatamente al territorio regionale”.

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