Morti bianche, triste primato nel Bresciano

In occasione del 1° Maggio l'Osservatorio di Bologna ha stilato un report delle vittime sui luoghi di lavoro: la nostra provincia è in testa con 7 decessi dall'inizio del 2012.

(red.) Dal primo gennaio al 1° Maggio, festa dei lavoratori, sono morte, sul territorio nazionale, sui luoghi di lavoro, 163 persone, numero che diventa di 325 con quelle decedute sulle strade e in itinere.
Il report dell’Osservatorio indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro indica che il numero maggiore di vittime sia ha per il 31% in agricoltura, il 23% in edilizia, nei servizi il 12,3%, nell’industria l’8,9, nell’autotrasporto il 5,8%.
Il 13,7% dei morti sui luoghi di lavoro è straniero. Il 23,5% ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Il 33% ha più di 51 anni. L’8,9% meno di 30 anni.
E’ sempre la provincia di Brescia, con 7 morti, come negli ultimi anni, a guidare la triste classifica delle province con il maggior numero di infortuni mortali, con la regione Lombardia che ha già 22 morti.
Nel Bresciano sono due gli agricoltori rimasti uccisi in un incidente con il trattore, due gli operai schiacciati da un manufatto in un cantiere, setsso numero per le vittime schiacciate dai tronchi d’albero che stavano tagliando, un uomo è deceduto invece a Bagnolo Mella dopo essere precipitato dal silos che stava pulendo, mentre un lavoratore indiano di 41 anni, investito da un carrello elevatore in un’azienda di Montichiari, è spirato a 11 mesi dall’infortunio.
La Toscana e l’Emilia Romagna hanno finora registrato 15 morti (23 con i morti in mare del Giglio, dei due fratelli del peschereccio affondato al largo di Livorno e di un sub), la provincia Modena con 3 morti, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara con 2 morti. Il Piemonte registra 13 morti , con la provincia di Torino con 8 morti.
La Sicilia 9 morti, il Veneto, il Lazio e la Puglia 8 decessi.  Le province di Avellino e Brindisi 3 morti. Marche e Calabria 5 infortuni mortali e la provincia di Ancona con 4 morti. Friuli Venezia Giulia e Umbria 4 morti, La provincia di Perugia 4 morti. I morti dei cantieri sulle autostrada non vengono aggiunti alle province.
Nel 2011 ci sono stati più di 1170 morti, di cui 663 sui luoghi di lavoro, con un incremento dell’ 11,6% rispetto al 2010.

 

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