Brescia calcio verso il trasloco a Mantova?

Durissimo Botta e risposta tra Gino Corioni e Massimo Bianchini. Il presidente: "Stadio indegno, sono esasperato". L'assessore: "Rondinelle ci devono 55mila euro".

(red.) Una dichiarazione provocatoria si è trasformata in un duro confronto tra l’amministrazione comunale e il Brescia calcio. Dopo il botta e risposta tra Gino Corioni, numero uno della società di via Bazoli, e Massimo Bianchini, assessore allo Sport della Loggia, è intervenuto anche Andrea Iaconi, direttore sportivo del club sportivo, che ha dichiarato che le Rondinelle potrebbero lasciare stadio e campo di allenamento.
La vicenda è iniziata con un’intervista del presidente biancoblu. “Se a breve non avrò risposte concrete sullo stadio”, ha dichiarato venerdì scorso a un cronista del Giornale di Brescia, “quella con il Sassuolo è stata l’ultima partita giocata al Rigamonti. Basta, non ne posso più. È una vergogna dover continuare a giocare in quell’impianto. Le ultime partite le faremo da un’altra parte. Dove? Dove c’è posto. Cremona è la prima ipotesi, ma anche Mantova andrebbe bene. Ovunque, ma non più al Rigamonti”. Naturalmente il passaggio era una critica alla giunta Paroli, colpevole, secondo la società, di non aver dato risposte appropriate alle esigenze della squadra.
Dal comune, però, l’assessore Bianchini ha risposto per le rime: “Sono avvilito di apprendere queste notizie dalla stampa. A Corioni è stato più volte inoltrato un sollecito perché firmasse il contratto per l’utilizzo dello stadio e non c’è stata risposta. Inoltre c’è una morosità pregressa da sanare. La nostra porta rimane aperta, nonostante questo sgarbo. Voglio ricordare tra l’altro il milione e mezzo speso dal comune per sistemare il Rigamonti”. Dunque, secondo i documenti dell’amministrazione, non solo il Brescia non avrebbe i titoli per giocare nello stadio di Mompiano, ma ci sarebbero anche 55mila euro di costi per la stagione 2011 mai onorati.
Nella giornata di Lunedì, sempre sul quotidiano Giornale di Brescia, è intervenuto anche Iaconi, che si è schierato totalmente con il proprio presidente. Il ds ha raccontato che nella giornata di domenica c’è stato un incontro e che il Brescia calcio non risponderà alle accuse dell’amministrazione. Ma già dalla prossima partita, contro il Varese, o al più tardi contro il Livorno, le Rondinelle potrebbero traslocare a Mantova. Non solo. Il dirigente di Corioni ha annunciato che la società lascerà anche il campo di allenamento di San Filippo e, quasi certamente, trasferirà la propria sede da via Bazoli in un’altra zona.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.