Imu in tre rate, i Comuni: “Devastante”

Un emendamento discusso alla Camera lunedì. Per le amministrazioni locali la rateizzazione sulle seconde case avrà un impatto pesante sui bilanci comunali.

(red.) L’Imu si pagherà in tre rate (e non in due come precedentemente annunciato). Lo ha assicurato il relatore al decreto fiscale alla Camera, Gianfranco Conte del Pdl, che lunedì presenterà un emendamento in questo senso.
Ma i Comuni frenano: l’impatto, dicono, sarà ”devastante” se la rateizzazione dovesse riguardare anche la seconda casa. Niente da fare invece per gli anziani: il rischio di un abuso di una eventuale agevolazione sulla casa lasciata vuota dalle persone ricoverate in case di cura o in ospizi non lascia porte aperte a modifiche. Novità in vista invece per le case affittate a canone concordato e per le dimore storiche: il relatore sta valutando, nell’ambito delle risorse disponibili, emendamenti per alleggerire la tassazione.
L’onorevole bresciana Viviana Beccalossi (Pdl) ha proposto niente Imu per anziani e disabili che vivono nelle case di riposo e per i canili rifugio privati. Mentre è favorevole all’introduzione dell’imposta per le fondazioni bancarie e gli immobili ecclesiastici che producono reddito.
A Brescia il comune ha stimato un introito derivante dall’Imposta unica pari a 15 milioni di euro.
Le nuove norme, che avranno l’impatto su moltissimi contribuenti, arrivano mentre il tema fiscale si scalda e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha lanciato un nuovo monito contro l’evasione fiscale. Il tema Imu poi divide la maggioranza. Al segretario Pdl Angelino Alfano che già da qualche giorno rilancia la necessità della rateizzazione e di un alleggerimento risponde il leader del Pd, Pierluigi Bersani.
”Avevamo proposto di alleggerire l’Imu e compensarla con una tassa personale sui grandi patrimoni immobiliari. Questa era la nostra proposta. Vogliamo riprenderla in mano?”, si chiede, “L’Imu, che è sgradevole, a questo punto va applicata. Alfano dice che bisogna graduarla? Figuriamoci”.
Intanto lunedì arriverà in Consiglio dei Ministri anche la delega fiscale: stop alle tre aliquote Irpef, revisione della tassazione di impresa, fondo per alleggerire le tasse con i frutti della lotta all’evasione e i risparmi dalle detrazioni. Sarebbero queste alcune delle novità che arriveranno con la riforma fiscale, mentre per le modifiche all’Imu bisognerà sempre attendere lunedì.
E sull’Imposta unica comunale è intervenuto, nella serata di venerdì, anche Roberto Maroni, che, a Sondrio, ha ribadito che la Lega Nord è tornata “per fare politica seriamente e condannare la tassa della disgrazia, l’Imu voluta dal governo Monti”. ”Nella Lega c’è ancora sporcizia?” gli ha chiesto un giornalista. ”Non sono qui per fare gossip”, ha risposto l’ex ministro dell’Interno.

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