Maroni: “Pulizie, atto II e il decalogo morale”

L'ex ministro: "Il Carroccio rappresenta il Nord, basta piangerci addosso". E il senatur pagherà se qualcuno della famiglia ha preso soldi dal partito.

(red.) “Dopo le pulizie di primavera torniamo a fare politica”. Lo ha scritto stamani Roberto Maroni sulla sua pagina Facebook, all’ indomani delle espulsioni di Rosi Mauro e Francesco Belsito dalla Lega. “Basta piangerci addosso”, scrive, “ora si riparte. Viva la Lega”. E poi ha osservato che un congresso federale a 10 anni dall’ultimo è un “evento storico”.
La sfida che la Lega ha davanti, spiega l’ex ministro dell’Interno, è dimostrare nei fatti che rappresenta il nord. “Mentre i nostri nemici sostengono che la Lega è finita e che serve una nuova rappresentanza per il nord… ”, ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno.
Per Maroni la pulizia è “quasi finita. Ora diamo vita alla fase 2: agire secondo le nuove regole, poi fare cose concrete, fare politica”. ”Ora servono idee e azioni. Io da oggi vado in giro a parlare di politica”, ha aggiunto, “basta vicende giudiziarie e mediatiche. Adesso serve la politica”.
Sul social network il “trumviro” ha postato anche un fotomontaggio di se stesso che guarda un manifesto della Lega su cui sono elencati i principi del nuovo corso leghista che aveva peraltro già annunciato martedì sera a Bergamo nella manifestazione dell’orgoglio leghista.
Il ‘decalogo’ comprende le voci : ”soldi alle sezioni”, ”meritocrazia”, ”largo ai giovani”, e ”fuori chi viola lo Statuto e il codice morale della Lega”.
Sotto un commento: ”Orgoglio leghista, ora si riparte”.
Giovedì Umberto Bossi si è detto pronto a rimborsare se si accerterà che qualcuno della sua famiglia ha preso soldi della Lega. Il riferimento è alle accuse piovute sui membri del clan, che, nella cartella “the Family” sequestrata dagli inquirenti, risulterebbe avrebbero attinto più volte ai fondi del partito per coprire spese di carattere personale. Tra queste quelle del figlio Renzo, “Il Trota”, eletto a Brescia nel 2010 come consigliere regionale, carica dalla quale si è dimesso martedì.
“Io farò un assegno per rimborsare l’intero importo”. Lo avrebbe detto il senatur al Consiglio federale del Carroccio, secondo quanto riportato da alcuni leghisti.

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