Paroli: “Il fatturato di Omb ci dà ragione”

Nel 2011 ci sono stati circa 700mila euro di dividendi che verranno utilizzati per finanziare la spesa sociale. Il sindaco: "Chi ci ha criticato è stato smentito dai fatti".

Più informazioni su

(v.p.) “Quasi 40 milioni di euro di fatturato nel 2011 e circa 700mila euro di dividendi che verranno utilizzati per finanziare la spesa sociale. Chi ha criticato questa operazione è stato smentito dai fatti”. Così il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, a margine dell’assemblea annuale di Omb International, azienda assorbita dalla holding Brescia Mobilità – tra molte polemiche politiche – circa tre anni fa.
Secondo Palazzo Loggia, il salvataggio dell’azienda che produce compattatori e cassonetti per la raccolta dei rifiuti è stato una scommessa vinta, “poichè volevamo”, ha aggiunto il primo cittadino, “una realtà capace di mantenersi e pagarsi da sola, e progettare un rilancio che però si integrasse nel sistema aziendale di Brescia Mobilità, cioè improntato sulla mobilità sostenibile e sulle tematiche ambientali”.
Omb International al 31 dicembre dello scorso anno aveva 109 dipendenti, di cui otto donne, ma l’indotto che ruota intorno alla produzione vale almeno altri 100 posti di lavoro, “e le maestranze occupate nei reparti”, ha concluso Paroli, “certo non hanno fatto rimpiangere l’investimento del comune, dato che anche grazie al loro lavoro sono state sperimentati nuovi progetti, come il cassonetto con lo sportello, per agevolare anziani e disabili, e i compattatori 100% elettrici, compreso il cassone, che molti cittadini bresciani hanno potuto vedere a Barcellona, oppure i nuovi cestini con un microchip che segnala se il contenitore è pieno oppure no, evitando viaggi inutili agli operatori. Insomma, l’azienda per noi è strategica e incedibile, e speriamo che dati alla mano la politica possa valutare i fatti ed evitare polemiche strumentali che nuocciono all’azienda e soprattutto ai lavoratori”.
Come ha spiegato il presidente Marco Medeghini, nel 2011 Omb International ha fatturato poco più di 38 milioni di euro. Il 37% dell’attivo è derivato dalla vendita dei compattatori che trasportano i rifiuti, il 48,7% dai cassonetti, e recentemente è stata aggiudicata una commessa da 20mila pezzi per il municipio di Roma. Il 9% delle attività è stato poi dato dai ricambi e il 5% circa dai servizi. L’utile distribuito è di di 675mila euro dopo imposte per circa 600mila euro, il margine operativo lordo (Mol) è stato di 2,5 milioni. L’attivo ha raggiunto i 60 milioni, mentre il patrimonio netto si è attestato a 10 milioni. Il risultato netto equivale al 5-6% del capitale investito dalla capogruppo.
In questi anni il 50% delle commesse è arrivato dall’Italia, un mercato dove Omb era praticamente scomparsa, l’11% dalla Spagna, attraverso la controllata (al 75%) Omb Siu. “L’azienda poi”, ha aggiunto Medeghini, “ha lavorato molto bene in Sud America, dove ha fatturato il 23% del suo bilancio, e il 14,7% negli Emirati Arabi, un’area sulla quale puntiamo molto, anche per raggiungere il medio oriente e i paesi arabi del mediterraneo”.
“Insomma”, ha aggiunto Maurizio Zipponi, consigliere di amministrazione, “è chiaro che Omb sia diventata un’azienda coerente al sistema produttivo bresciano, fatto di solidità, professionalità, capannoni e macchine. E’ un incubatore di nuove attività e in poco tempo ha saputo rilanciarsi diventando un patrimonio per il comune. Quelli che vogliono vendere Omb potrebbero pentirsene e in futuro potrebbero pagare una scelta miope. E’ importante che la politica stia fuori dalle vicende della società, che non deve diventare una clava per le forze politiche”.
Anche Marco Orazi, membro del del cda insieme con Zipponi, ha voluto ricordare che l’azienda, oltre ad aver aumentato il fatturato e ampliato la gamma di prodotti, ha anche quintuplicato l’utile, “e verificando tutti i parametri l’azienda si è rivalutata tantissimo, portando 6 milioni di euro di ricadute sul territorio, pagando circa 5 milioni di euro di spese di personale e dopo aver apposto ammortamenti per un milione”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.