La maestra in silenzio davanti al Gip

L'insegnante arrestata lunedì per maltrattamenti sugli alunni di terza elementare si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Chiesti i domiciliari.

(red.) Si è avvalsa della facoltà di non ripsondere la maestra Antonella, 54 anni, arrestata lunedì a Capo di Ponte dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei suoi alunni di terza elementare.
La donna, che insegna da 35 anni, è sposata ed ha due figli già grandi, è stata ascoltata in carcere a Verziano (dove si trova reclusa dall’altro giorno) dal Gip del Tribunale di Brescia Paola Maria Borio.
Ad incastrare la donna ci sarebbero le immagini registrate dalle telecamere posizionate dai carabinieri dopo che alcuni genitori avevano sporto denuncia per presunti maltrattamenti subiti dai propri figli durante le lezioni nell’istituto comprensivo “Pietro da Cemmo”.
Dopo due settimane di indagini e di riscontri, lunedì mattina, attorno alle 10, per la maestra sono scattate le manette in flagranza, dopo che aveva schiaffeggiato violenetemente un bambino colpevole di non avere messo la mano davanti alla bocca mentre sbadigliava.
L’insegnante, durante l’interrogatorio di garanzia, è rimasta in silenzio ed è apparsa scossa ai legali che l’assistevano che hanno formulato la richiesta degli arresti domiciliari. La decisione del Gip è attesa in giornata.

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